Scafisti? No, avevano l’ok

«Scafisti? No, avevano l'ok»

di Cinzia Gubbini

 
Loufti Nouira è uno dei proprietari delle
navi da pesca che hanno partecipato al soccorso di 44 immigrati al
largo di Lampedusa. Ora sette dei suoi pescatori sono in arresto per
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. «Io c'ero, e la
Capitaneria ci ha autorizzato. La prossima volta non ci avvicineremo
più» Continua a leggere
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Azionista Clandestino

La Borsa a picco (Azionista
Clandestino)
di Mauro Biani

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La Borsa a picco(azionista clandestino) di Mauro Biani

 

 

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Stragi di migranti

Stragi di migranti tra allarmismo e
indifferenza

di Fulvio Vassallo
Paleologo, Università di Palermo
fonte: Meltingpot

Continua
lo stillicidio di tragedie nel Canale di Sicilia, ancora quattordici cadaveri
di migranti avvistati nelle acque del Mediterraneo, tra la Tunisia e la Sicilia, ancora altre
vittime senza nome, senza storia, senza la dignità che andrebbe riconosciuta ad
ogni essere umano, almeno di fronte alla morte.

cadavere migrantePoche immagini su bare anonime sbarcate in un
porto, e poi le notizie che altri migranti sono riusciti ad arrivare, persino
in “buona salute”, quasi come se sopravvivere da “clandestino”fosse una
minaccia alla tranquilla esistenza dei bravi cittadini immersi nei
festeggiamenti del ferragosto.
Le cronache giornalistiche, con poche eccezioni, utilizzano eventi tanto
tragici per amplificare ogni tipo di allarmismo, riferiscono un aumento (
inesistente) del numero degli immigrati irregolari giunti sulle coste
siciliane, richiamano cifre e si mostrano immagini di barche stracariche di
migranti, come se l’Italia fosse sotto assalto, senza una sola parola di
pietà verso chi è stato mandato a morire da una politica basata sulla chiusura
delle frontiere, sulla mancanza di canali di ingresso legale, sull’assenza di
un riconoscimento effettivo del diritto di asilo, su una “cooperazione” con
paesi di transito che si basa più su accordi di polizia che sul rispetto dei
diritti fondamentali delle persone. Continua a leggere

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Menchu cacciata da Hotel

Rigoberta MenchuMessico, Rigoberta Menchù,  scambiata per
un'ambulante,
espulsa
da un hotel
fonte: Repubblica.it
Clamoroso
incidente a Cancun: la candidata alla presidenza del Guatemala, nonché Nobel
per la pace era in città su invito del presidente. Ma coi suoi vestiti da india
maya è stata scambiata per una venditrice Continua a leggere

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Cori razzisti e incidenti

Olimpico, cori razzisti e incidenti. Accoltellati
cinque tifosi romeni

Gli scontri prima
della partita di Champions tra Lazio e Dinamo Bucarest.
Il ferito più grave ha
10 giorni di prognosi. La società romana rischia sanzioni pesanti. Fonte: Repubblica.it

Alta tensione e
incidenti all'Olimpico prima dell'inizio della partita tra Lazio e Dinamo
Bucarest, valevole per il turno preliminare di Champions League. La squadra
ospite è stata fatta oggetto di cori razzisti prima dell'inizio. Fra gli altri
insulti, lo slogan "zingari, andatevene". Ci sono stati anche
incidenti, con cinque tifosi romeni accoltellati, nei pressi di largo De Bosis.
Il più grave ha 33 anni, ed è ricoverato all'ospedale Santo Spirito con una
prognosi di dieci giorni, per una ferita al fianco. Dallo stesso ospedale è
stato dimesso un 28enne, colpito alla gamba, la cui prognosi è di otto giorni.
Altri tre tifosi della Dinamo sono stati accompagnati al policlinico Gemelli:
un 37enne e un 16enne sono stati dimessi con prognosi di 8 giorni, mentre il
terzo è ancora sottoposto ad esame da parte dei medici.

L'allarme sembra rientrato, ma le preoccupazioni per la Lazio non sono finite. Non solo
in campo, ma anche sugli spalti, perché l'Uefa ha minacciato sanzioni in caso
di cori inneggianti al razzismo o ululati nei confronti di giocatori di colore.
La punizione minacciata può arrivare fino all'esclusione dalla Champions. Ecco
perché, quando da una parte della curva Nord sono partiti dei buuu razzisti
verso il ghanese Blay, che aveva respinto il pallone con un gesto di stizza,
l'intero stadio Olimpico ha risposto con una bordata assordante di fischi. Nei
giorni scorsi, infatti,era scattato un tam tam fra i tifosi per coprire i cori
razzisti.

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Sms contro i cori razzisti

Lazio, i tifosi si mobilitano: "Copriamo di
fischi i buu" contro i giocatori di colore. Catena di messaggini tra i sostenitori del Club

Domani esordio in
Champions. Platini ha minacciato l'esclusione per i club colpevoli
di Daniele
Magliocchetti – fonte: Repubblica.it

tifoseria lazioSorpresa: i tifosi
della Lazio si uniscono contro il razzismo. Motivo?
Soltanto la paura di
essere cacciati dall'Europa a prescindere dai gol di Rocchi e Pandev nel
preliminare di Champions League con la Dinamo Bucarest. Il terrore, perché di questo si tratta, nasce dalle
parole di Michel Platini che ha giurato di infliggere pene pesantissime,
arrivando anche alla estromissione dalle coppe, alle squadre i cui i tifosi
"si macchieranno di atti di intolleranza razziale". Ed è così che da
una settimana, e per la prima volta dopo anni, i sostenitori di fede laziale
hanno fatto fronte comune, facendo girare migliaia di sms. "Tutti insieme
uniti, sommergiamo di fischi gli ululati, altrimenti stavolta sarà finita per
davvero", l'accorato testo del messaggio. Continua a leggere

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CPT: la “normalizzazione”…

Pratiche di ‘normalizzazione’ del
concentramento.
Apre il nuovo Centro di detenzione di
Lampedusa gestito dalle cooperative aderenti alla Legacoop.

di Alessandra Sciurba – fonte Meltingpot

“Al Viminale sono entusiasti della mia idea di
dare un nome di fantasia alle persone che non ce la fanno ad arrivare”. Queste
le parole di Cono Galipò, amministratore delegato della società “Lampedusa
accoglienza”, nuovo gestore del centro di Lampedusa, apparse sull’articolo del
Manifesto di oggi firmato da Cinzia Gubbini.

lager_coopDi fronte alle perplessità esposte dalla giornalista che lo intervistava circa
l’opportunità di gestire luoghi che rimangono in tutto simili a carceri
amministrative, Galipò non ha avuto dubbi: “Cerchiamo di renderci utili.
Portiamo innovazione”. Se non si riesce ad avere quel che si vuole meglio accontentarsi.

E allora si accontentino le persone morte in
mare tutti i giorni (spesso sotto gli occhi di imbarcazioni europee che hanno
ormai imparato che non conviene salvare la vita umana): non ci sarà nessun
numero sulla loro tomba.

E si accontentino pure tutti quelli che hanno giurato
di riuscire a vedere i cpt d’Italia chiusi anche fosse l’ultima cosa che fanno:
ora ci sono tanti medici, avvocati, operatori e assistenti che renderanno il
soggiorno dei migranti più gradevole. Le associazioni umanitarie e soprattutto la Legacoop penseranno a
tutto, si può stare tranquilli. Continua a leggere

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Stop al Nautilus Frontex

l’agenzia
europea di controllo delle frontiere meridionali, con sede a Malta, ha sospeso
temporaneamente le proprie operazioni.

di Luca Cumbo (Poliambulatorio
Emergency di Palermo)
Fonte: PeaceReporter

migranti e bagnantiNei mesi scorsi
Frontex aveva dato il via a due missioni di pattugliamento: una denominata
“Hera” per il controllo del flusso di immigrati clandestini verso le isole
Canarie e un’altra, più nota, denominata “Nautilus II” (erede della Nautilus I
dello scorso anno). La missione Nautilus II, inaugurata ufficialmente a fine
giugno, aveva come obiettivo la prevenzione del traffico illegale di migranti
(leggi repressione dell’immigrazione clandestina) verso le coste dell’Italia e
della Spagna. Continua a leggere

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Fortress Europe – Luglio

Fortress Europe, pubblicato il rapporto di
luglio
L’osservatorio sulle vittime dell’immigrazione
clandestina

fonte: Fortress Europe

migranteUn massacro. Duecentodiciassette morti in un mese,
luglio, che si conferma il peggiore del 2007: 79 annegati nel Canale di Sicilia
e almeno 98 sulle rotte per le Canarie, in Spagna; 34 morti disidratati nel
deserto del Sahara, tra Niger e Libia; 3 giovani trovati asfissiati su un
camion diretto in Germania, a Mestre; 2 morti ammazzati sotto il fuoco della
polizia di frontiera marocchina, durante un tentativo di imbarco, a El Ayun, e
una ragazza investita a Calais, in Francia, mentre fuggiva dalla polizia. Un
massacro, e una criminale ipocrisia. Quella dell’Unione europea, che con
patetici cordogli per le vittime dei naufragi, chiude gli occhi sui crimini dei
nuovi alleati nella partita contro l’immigrazione clandestina e anzi li invita
a collaborare. Respingimenti in acque internazionali, espulsioni collettive in
pieno deserto, retate notturne e arresti arbitrari, detenzioni senza processo,
abusi, torture, omicidi. A sud del Mediterraneo non si guarda tanto per il
sottile. Che fine hanno fatto i 22 dirottatori del peschereccio tunisino del 18
luglio una volta espulsi in Tunisia? E che fine faranno i 443 eritrei detenuti
da oltre un anno a Misratah, in Libia e ormai prossimi all’espulsione? E i 400
arrestati nelle ultime retate alla frontiera tra Marocco e Algeria, e poi
deportati? E che fine faranno i kurdi espulsi nella Turchia che bombarda
l’Irak? L’Europa sembra non porsi il problema. Continua a leggere

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Bari: rivolta e fuga dal Cpt

La rivolta e la fuga dal Cpt di Bari
Fonte: Redazione Melting Pot

cpt di Bari

Il 29 luglio più di cento immigrati detenuti
nel Centro di Permanenza Temporanea di Bari Palese hanno attuato una vera e
propria rivolta protestando contro l’”accoglienza” che l’Italia garantisce
loro.
Di fatto il Cpt barese, insieme a quello di Gradisca d’Isonzo, è
diventato il principale luogo di smistamento dei migranti sbarcati in Italia,
innanzitutto in Sicilia.

Il
risultato della protesta è di
32 persone fuggite (di cui tre poi ritornate), 4
arrestati
per violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, 8 feriti tra i
manifestanti e una decina di feriti tra agenti delle forze dell’ordine e
dipendenti dell’ente Operatori Emergenze Radio (O.E.R.)
che da marzo gestisce
il centro. Continua a leggere

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