Favelas contro città

Nel precedente articolo postato su questo blog “La guerra contro gli ultimi”, Marco Revelli interviene sulla
questione Rom/migranti/sicurezza  offrendoci
un’ analisi socio-economica interessantissima sugli scenari della nuova Europa.
Dall’ altro lato dell’ Atlantico e più precisamente in
Brasile, Leonardo Boff, teologo ed
intellettuale di grandissimo spessore, rifacendosi ad un libro dell’ americano Mike Davis, ci invita ad una
riflessione sulla crescente “favelizzazione”
dello scenario globale, individuando nello scontro tra la “città organizzata” e “l’ infinità
delle favelas del mondo”
la vera prossima futura “guerra di civiltà”.
Personalmente trovo molti punti di incontro tra le due
analisi.
La drammatica ed agghiacciante “guerra carioca” che, nel disinteresse pressoché totale dei nostri
media, conta quotidianamente una media di morti più alta che in Afghanistan è una
realtà certamente ben lontana dalla nostra, ma rischia nel tempo di assomigliarle
sempre di più…

Favelas contro città: sarà questa
la vera «guerra di civiltà»
di Leonardo Boff

Reduction of age of majority by Carlos LatuffL’espressione «scontro di civiltà» come format per le
future guerre dell’umanità, è stata coniata dallo stratega fallito della guerra
del Vietnam Samuel P. Huntington.
Per Mike Davis, uno dei più creativi cervelli Usa su temi
attuali come «gli olocausti coloniali» o «la minaccia globale della febbre
aviaria», la vera guerra di civiltà sarà fra la città organizzata e l’infinità
di favelas del mondo.
Il suo recente libro Il pianeta degli
slum
presenta un’indagine minuziosa sulla favelizzazione che si sta
rapidamente accelerando ovunque. L’umanità si è sempre organizzata in modo tale
che i gruppi forti si appropriassero della terra e delle sue risorse,
escludendo gran parte della popolazione. Continua a leggere

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Guerra contro gli ultimi

Decreto Legge sulle
espulsioni e "guerra contro gli ultimi"
Intervista a Marco
Revelli, storico, sociologo, docente all’Università Orientale del Piemonte

Redazione Melting Pot Europa  Foto tratte dal Blog di Gad Lerner

campo nomadi“Le strade della
nostra città diventano l’equivalente dei comparti di produzione della fabbrica.
La pulizia etnica che
si realizza nelle nostre strade, il tipo di controllo poliziesco che si
esercita su queste, il disciplinamento, significano anche espellibilità di
coloro che non sono direttamente produttivi in questo quadro, di coloro che non
possono essere pienamente messi al lavoro perché non disponibili a ciò: costoro
vengono considerati degli intralci, vengono considerati disturbo.
Lo spazio pubblico è
diventato totalmente uno spazio produttivo, nello spazio produttivo funziona il
disciplinamento della produzione e quindi la rimozione dell’altro.
I nuovi capireparto
sono i sindaci, il partito dei sindaci è oggi l’equivalente del comando
d’impresa.

libri e quaderni nel fango dopo il passaggio delle ruspe

A Roma una “task
force di Rangers” è stata istituita proprio dal sindaco per operare negli
accampamenti: i buldozzer che schiacciano sotto i cingoli i quaderni scolastici
dei bimbi accampati negli insediamenti sono la fotografia di un presente che ha
travolto accoglienza ed integrazione nella guerra intrapresa contro gli ultimi”

Decreto legge sulle espulsioni dei cittadini comunitari,
spazio europeo, cittadinanza europea. Abbiamo intervistato Marco Revelli,
storico e sociologo, docente all’Università Orientale del Piemonte. Continua a leggere
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CPT per comunitari espulsi

Cittadini comunitari – Le
espulsioni passano per i Centri di Permanenza Temporanea

Dopo aver annunciato il superamento
della Bossi – Fini, il governo la utilizza anche per i comunitari

Redazione
Melting Pot

CPTSembra una beffa, ma si tratta invece del risultato di
quella che Marco Revelli ha recentemente definito come una “crisi di nervi”
dello scenario italiano.
Non solo la legge Bossi Fini, come i Centri di Permanenza
Temporanea, non sono stati nè superati, né tantomeno cancellati, ma addirittura
il loro utilizzo è stato esteso nei confronti di quanti, cittadini comunitari,
vengano colpiti da un provvedimento di espulsione, come previsto dal nuovo
Decreto Legge emanato d’urgenza dal Governo.
Sono moltissime infatti le disposizioni che, nel nuovo
provvedimento, richiamano la normativa prevista dalla legge in vigore in
materia di immigrazione. Ad oggi, già circa 30 cittadini rumeni sono trattenuti
all’interno dei Cpt in attesa di essere espulsi. Continua a leggere

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Attacco Antirazzista 2007

“Il senso e i
risultati di questo rapporto sono legati alla diminuzione della sensibilità
verso il problema del razzismo nel calcio – dichiara Mauro Valeri, curatore
Attacco Antirazzista 2007– . I dati parlano di un fenomeno sociale che sembra
assuefatto, è un grave errore, compiuto soprattutto dalle società, dai
tesserati, dai media e dagli organi istituzionali sportivi.  Nonostante le due settimane volute da FARE e
dall’Uefa contro il razzismo, in Italia ci sono state pochissime iniziative. Noi
proponiamo questi dati, attendiamo un segnale dai soggetti appena citati, e
provocatoriamente chiediamo di sapere come vengono utilizzati i soldi versati
in multe (600 mila euro negli ultimi 2 anni) dalle varie società di tutti i
campionati, perché il razzismo si è pesantemente riversato anche nei campionati
minori.”

No RacismAlla fine dello scorso mese di Ottobre, presso il Circolo della Stampa di Milano l’ Osservatorio su
razzismo e antirazzismo nel calcio
 
promosso dall’Associazione Culturale Panafrica – ha presentato ATTACCO
ANTIRAZZISTA 2007
, il rapporto sui campionati 2005/2006 e 2006/2007 a cura di
Mauro Valeri. Nel corso di due anni di attività, l’Osservatorio ha censito 134
episodi differenti tra loro per gravità e tipologia. Alcuni sono episodi  di razzismo INDIRETTO o di propaganda, messi
in atto  a prescindere da ciò  che accade in campo: altri episodi sono
invece di razzismo DIRETTO, che ha come vittime i calciatori in campo, diversi
per colore della pelle, religione, origine. Ecco qualche dato significativo: Continua a leggere

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Non demonizzate i Rom

Intervista alla
parlamentare europea Viktoria Mohàcsi, ungherese di origini Rom
di Luca Galassi –
fonte: Peacereporter

Viktoria MohàcsiCome ha accolto il
decreto di espulsione per i rumeni accusati di ‘pericolosità sociale’ emesso
nei giorni scorsi dal governo italiano?

Il decreto di emergenza facilita l’espulsione dei rumeni e
dei rom con pochissime garanzie procedurali. Mi aspetto che vi sia la piena
conformità alle normative europee e internazionali per la tutela dei diritti
umani. Spero che le autorità italiane stiano applicando il decreto in modo
misurato e mi auguro che si eviti di connotare il provvedimento con
caratterizzazioni di tipo razziale. Anche le rappresaglie collettive nei campi
Rom sono un fatto deprecabile. Spero inoltre che il governo italiano mantenga
tutte le garanzie contro le espulsioni collettive e l’applicazione arbitraria
della giustizia. Numerosi legali hanno espresso forti dubbi sulla legalità del
decreto stesso.


Quali sono, a livello
politico, le azioni da intraprendere per evitare un deterioramento dei rapporti
tra il governo italiano e i suoi omologhi europei, specialmente quello rumeno?

Prima di tutto, i politici e i media italiani devono
smetterla di demonizzare i cittadini rumeni, inclusi i Rom. Credo fermamente
che il cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’ e le ‘espulsioni’ non siano la risposta
ai problemi della comunità rumena in Italia. Sia il vostro Paese che tutti i
Paesi dell’Unione europea dovrebbero formulare strategie che abbiano come
obiettivo l’inclusione sociale e l’anti-discriminazione. Tali politiche
dovrebbero essere elaborate e adeguatamente finanziate per incoraggiare
l’integrazione dei migranti di qualsiasi provenienza. Continua a leggere

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Comunicato Amnesty Int.

Comunicato Stampa Amnesty International Italia
Uccisione di Giovanna
Reggiani e attacchi xenofobi: Amnesty International Italia richiama le
istituzioni e i mezzi d’informazione a dare il buon esempio tenendo un
atteggiamento responsabile

logo Amnesty International
La Sezione Italiana
di Amnesty International si è detta sorpresa per il modo affrettato e reattivo
con cui sono stati adottati provvedimenti di portata generale che modificano le
norme relative alla permanenza sul territorio italiano e alle espulsioni dei
cittadini dell’Unione europea


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Tariceanu deluso da italiani

”Sono un po’ deluso
per le posizioni prese da alcune personalita’ politiche italiane e anche dalla
gente comune riguardo ai romeni e al popolo romeno”.
Fonte: Repubblica.it

Il premier romeno Tariceanu e ProdiLo ha dichiarato il premier romeno Tariceanu in un’intervista alla Radio
Vaticana, denunciando che ”da parte delle autorita’ italiane, in particolare
quelle locali, c’e’ stata una sorta di attitudine a lasciar andare le cose, a
lasciarle passare. Ma cosi’ facendo – ha rilevato – non si e’ fatto altro che
nutrire, in un gruppo non integrato socialmente, una criminalita’ che e’ poi
venuta fuori”.
”Penso, in particolare – ha detto testualmente – alle
autorita’ locali che hanno guardato con poco interesse ad una realta’ sociale
cosi’ complessa, pensando di risolvere una emergenza sociale con la creazione
di campi per le persone immigrate da altri Paesi”. Quanto al problema dei rom,
secondo Taricenu c’e’ ”da parte delle autorita’ l’obbligo di intervenire, di
offrire una possibilita’ di inserimento e di lavoro”. ”Credo – ha spiegato –
che sia possibile integrare queste persone nelle diverse attivita’. Io so che
ci sono alcune citta’ in Italia, dove e’ stato attuato un progetto del genere e
so anche che in queste citta’ non c’e’ stato alcun atto di criminalità”. A
Roma, invece, ”il fenomeno e’ stato amplificato e credo anche strumentalizzato
a livello politico da alcune personalita’ che sembrano sempre in campagna
elettorale”.

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Episodi razzisti: il punto

Facciamo il punto
sugli episodi di razzismo rilevati nei nostri campionati professionistici
nell’ultimo periodo
(dal 21 settembre – data dell’ultimo aggiornamento – in
poi)
. Scritto da Layla Mousa – Progetto Ultrà

red card to racismLontano dai riflettori dei media si continuano a registrare episodi di
intolleranza razziale, ma se nei campionati di A e B
il fenomeno sembra limitato, in serie C1
si osserva qualche caso in più. Niente da segnalare invece in serie C2.
Bisogna considerare che gli episodi qui descritti sono soltanto quelli rilevati
da giudice sportivo per i quali è stata stabilita una sanzione, non si accenna
ad esempio ai cori razzisti dell’ultima giornata di campionato contro il rumeno
Mutu (“rumeno pezzo di…” e “rumeni fuori dall’Italia”) in
Lazio-Fiorentina, né allo striscione contro l’ex di turno Ibrahimovic – che per inciso è
svedese – esposto durante Juventus – Inter, e che recitava “Ibrahimovic zingaro infame”. Continua a leggere

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Immigrati: il piano Brown

Presentato il
programma di governo. L’immigrazione tra i punti più contestati
di Luca Galassi – fonte: Peacereporter

Il Primo Ministro Gordon BrownCon lo sfarzo e la
pompa degni dell’occasione, il Primo ministro britannico Gordon Brown ha
annunciato al Parlamento il suo piano di governo, affidandone la presentazione,
come da prassi, alla Regina Elisabetta. Tra i punti del programma, il più
controverso è quello relativo all’immigrazione e al giro di vite sul terrorismo.
In Gran Bretagna sta aumentando la percezione
dell’immigrazione di massa, considerata da un larga fetta della popolazione
come un pericolo. Nel fine-settimana, un parlamentare conservatore è stato
costretto a scusarsi per aver parlato in termini elogiativi di Enoch Powell,
parlamentare conservatore degli anni ’60 noto per la sua avversità contro
l’immigrazione. Continua a leggere

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Limite invalicabile

La chiusura del
valico di Erez intrappola le calciatrici di Gaza, ma anche diversi malati
di Naoki Tomasini – fonte: Peacereporter

il valico di EretzUna squadra femminile di calcio palestinese è stata
bloccata al valico di Eretz, al confine tra Iraele e Striscia di Gaza. Erano
dirette in Italia per una manifestazione di sport e solidarietà. Eretz è
chiuso, ma ad attendere il passaggio non ci sono solo le sportive di Gaza. Nei
giorni scorsi si sono visti proibire l’ingresso in Israele anche 16 malati
gravi, con un regolare permesso per raggiungere le strutture sanitarie in
Cisgiordania e in Israele. Si tratta di malati di cuore, di persone con un
tumore e diversi altri casi che richiedono cure urgenti. Due di loro sono morti
Inizia la nuova stagione di Sport Sotto Assedio, la carovana dell’organizzazione Jalla, che porta lo sport e la
solidarietà in giro per l’Italia. Protagoniste quest’anno sono le ragazze
palestinesi di due squadre, una di calcio, l’altra di basket. Lunedì a Milano
c’è stato il primo appuntamento che, però, è stato segnato dall’assenza di una
delle squadre.

                      

Spot sotto assedio

 

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