Attacco Antirazzista 2007

“Il senso e i
risultati di questo rapporto sono legati alla diminuzione della sensibilità
verso il problema del razzismo nel calcio – dichiara Mauro Valeri, curatore
Attacco Antirazzista 2007– . I dati parlano di un fenomeno sociale che sembra
assuefatto, è un grave errore, compiuto soprattutto dalle società, dai
tesserati, dai media e dagli organi istituzionali sportivi.  Nonostante le due settimane volute da FARE e
dall’Uefa contro il razzismo, in Italia ci sono state pochissime iniziative. Noi
proponiamo questi dati, attendiamo un segnale dai soggetti appena citati, e
provocatoriamente chiediamo di sapere come vengono utilizzati i soldi versati
in multe (600 mila euro negli ultimi 2 anni) dalle varie società di tutti i
campionati, perché il razzismo si è pesantemente riversato anche nei campionati
minori.”

No RacismAlla fine dello scorso mese di Ottobre, presso il Circolo della Stampa di Milano l’ Osservatorio su
razzismo e antirazzismo nel calcio
 
promosso dall’Associazione Culturale Panafrica – ha presentato ATTACCO
ANTIRAZZISTA 2007
, il rapporto sui campionati 2005/2006 e 2006/2007 a cura di
Mauro Valeri. Nel corso di due anni di attività, l’Osservatorio ha censito 134
episodi differenti tra loro per gravità e tipologia. Alcuni sono episodi  di razzismo INDIRETTO o di propaganda, messi
in atto  a prescindere da ciò  che accade in campo: altri episodi sono
invece di razzismo DIRETTO, che ha come vittime i calciatori in campo, diversi
per colore della pelle, religione, origine. Ecco qualche dato significativo:

– 600.000 è la stima dei soldi versati dalle società
calcistiche alla Lega Calcio per le ammende riferibili a episodi di   
  discriminazione razziale (equamente
distinte in 300.000 per stagione)

– 33 sono gli episodi 
registrati di striscioni razzisti ( 24 
nel campionato 2005/2006 e 9
in quello 2006/2007)

– 45 le squadre che hanno avuto almeno un calciatore
insultato con i buu razzisti

– 42 le tifoserie che nelle ultime due stagioni  si sono rese responsabili di episodi di
razzismo

– 7 gli episodi di 
razzismo messi in atto  da
tesserati

– 94  gli episodi di
buu razzisti

In generale la serie A, nonostante il numero limitato di
squadre coinvolte, è in assoluto il campionato con il maggior numero di episodi
di razzismo registrati (razzismo di propaganda). Ma il fenomeno ha subito una
netta diminuzione tra il 2005/2006 e il 2006/2007: da 37 episodi si è passati a
13. Per la serie B da 26 a
12. In
serie i C1 e C2 invece nelle  ultime due
stagioni gli episodi di razzismo sono aumentati, passando da 3 a 10 per la C1 e da 10 a 14 per la C2.

Da questi dati emerge che i controlli  e l’attenzione sui campionati maggiori è più
elevata , in quelli minori appare ancora da migliorare. Da notare poi che sono
molti i tifosi razzisti che, colpiti dal provvedimento di divieto di assistere
a competizioni sportive, frequentano le curve e le tribune dei campionati
minori.

Tra le iniziative per combattere il razzismo negli stadi,
segnaliamo:

– più tutela per le vittime

– più responsabilità dei tesserati

– più spazio all’antirazzismo

– più attenzione alle serie minori

“Il senso e i
risultati di questo rapporto sono legati alla diminuzione della sensibilità
verso il problema del razzismo nel calcio – dichiara Mauro Valeri, curatore
Attacco Antirazzista 2007- . I dati parlano di un fenomeno sociale che sembra
assuefatto, è un grave errore, compiuto soprattutto dalle società, dai
tesserati, dai media e dagli organi istituzionali sportivi.  Nonostante le due settimane volute da FARE e
dall’Uefa contro il razzismo, in Italia ci sono state pochissime iniziative. Noi
proponiamo questi dati, attendiamo un segnale dai soggetti appena citati, e
provocatoriamente chiediamo di sapere come vengono utilizzati i soldi versati
in multe (600 mila euro negli ultimi 2 anni) dalle varie società di tutti i
campionati, perché il razzismo si è pesantemente riversato anche nei campionati
minori.”

L’Associazione Culturale Panafrica sta già lavorando  attraverso l’Osservatorio  sul razzismo 
e antirazzismo nel calcio alla raccolta dati per il Rapporto 2007/2008.

Tifosi  e società di
calcio sono invitate a segnalare episodi di razzismo e iniziative
antirazziste  nel calcio scrivendo a
panafrica@tiscali.it oppure contattando il numero 06 43409397 o inviando un fax
al 1782775988.

A sostegno del lavoro dell’Osservatorio sul razzismo e
l’antirazzismo nel calcio e dell’Associazione Culturale Panafrica troviamo
l’azienda vitivinicola Astoria, che da anni associa la propria attività
tradizionale a un impegno concreto nella lotta al razzismo, investendo nello
sport e in campagne sociali. Tra queste ricordiamo il sostegno ai progetti benefici
del calciatore dell’Inter Cordoba, la sponsorizzazione del Treviso Calcio, nata
a fine degli anni Novanta, e della nazionale del Togo ai Mondiali di Calcio di
Germania. In questa occasione  Astoria ha
lanciato  il messaggio “I have a dream”,
utilizzando la celebre frase di Martin Luther King  per combattere il razzismo nei campi di
calcio.

 

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