Immigrati: il piano Brown

Presentato il
programma di governo. L’immigrazione tra i punti più contestati
di Luca Galassi – fonte: Peacereporter

Il Primo Ministro Gordon BrownCon lo sfarzo e la
pompa degni dell’occasione, il Primo ministro britannico Gordon Brown ha
annunciato al Parlamento il suo piano di governo, affidandone la presentazione,
come da prassi, alla Regina Elisabetta. Tra i punti del programma, il più
controverso è quello relativo all’immigrazione e al giro di vite sul terrorismo.
In Gran Bretagna sta aumentando la percezione
dell’immigrazione di massa, considerata da un larga fetta della popolazione
come un pericolo. Nel fine-settimana, un parlamentare conservatore è stato
costretto a scusarsi per aver parlato in termini elogiativi di Enoch Powell,
parlamentare conservatore degli anni ’60 noto per la sua avversità contro
l’immigrazione.

Con lo sfarzo e la pompa degni dell’occasione, il Primo
ministro britannico Gordon Brown ha annunciato al Parlamento il suo piano di
governo, affidandone la presentazione, come da prassi, alla Regina Elisabetta.
Tra i punti del programma, il più controverso è quello relativo
all’immigrazione e al giro di vite sul terrorismo. Il programma, un
decreto-omnibus in 29 punti, include anche istruzione, ambiente, giustizia,
welfare. Brown ha accuratamente evitato di entrare nel merito di una delle
questioni più spinose del programma, l’aumento del periodo di custodia
cautelare per i presunti terroristi, attualmente di 28 giorni. L’orientamento,
più volte espresso dal governo Brown, è quello di raddoppiare tale periodo
portandolo a 56 giorni. Con la nuova legge, ai terroristi condannati sarà fatto
divieto di espatriare, e nuovi fondi verranno stanziati per proteggere i siti
considerati ‘sensibili’ sul suolo britannico.

passaportoPadroni della lingua. L”immigrazione e la concessione
della cittadinanza saranno disciplinate da un nuovo progetto di legge teso ad
eliminare la complessità burocratica delle attuali normative sull’immigrazione.
Un test d’ingresso sarà obbligatorio per chi fa domanda d’ingresso nel Paese.
La maggior parte di coloro che entrano nel Regno Unito per sovlgere lavori
altamente qualificati dovranno dimostrare di avere un livello di conoscenza
dell’inglese ‘accettabile’. La misura ha incontrato notevoli critiche da parte
delle comunità di immigrati, prima fra tutte quella indiana. Il leader della
Confederazione delle organizzazioni indiane, Tara Mukherjee ha detto che chi
proviene da Paesi di lingua inglese, composti in prevalenza da bianchi, saranno
avvantaggiati, mentre al contrario, sarà svantaggiato che viene da Paesi dove
non si parla inglese. Paesi in maggioranza composti da popolazione non bianca.
Mukherjee ha definito il test linguistico una forma di ‘velato razzismo’.

Nigel HastilowPericolo immigrati. In Gran Bretagna sta aumentando la
percezione dell’immigrazione di massa, considerata da un larga fetta della
popolazione come un pericolo. Nel fine-settimana, un parlamentare conservatore
è stato costretto a scusarsi per aver parlato in termini elogiativi di Enoch
Powell, parlamentare conservatore degli anni ’60 noto per la sua avversità
contro l’immigrazione. Nigel Hastilow, questo il nome del parlamentare, è stato
richiamato dal presidente del Partito Conservatore, Caroline Spelman, dopo aver
scritto un editoriale su un quotidiano locale nel quale citava lo spettro
dell’immigrazione di massa evocato da Enoch. "Enoch aveva ragione –
scriveva Hastilow -: con l’immigrazione di massa il nostro Paese è cambiato in
maniera drammatica". Il giorno dopo la Spelman l’ha convinto a dimettersi.

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