Botta e risposta

Incidenti a Roma il 12 Nov. 2007di Carlo Balestri (Progetto Ultrà e F.A.R.E.)
fonte carta.org

Purtroppo siamo stati profetici. Avevamo detto che le
leggi repressive non avrebbero fatto altro che aumentare la rabbia e la
violenza dentro gli stadi e che avrebbero solamente spostato gli scontri al di
fuori delle gradinate, e questo ciò è successo nella terribile giornata di
ieri, con l’assassinio di Gabriele Sandri e gli scontri di ieri sera.
Prendiamo un esempio. Dopo la morte di Raciti, nel febbraio
scorso, hanno di fatto vietato le coreografie sugli spalti, hanno impedito
qualsiasi espressione creativa e positiva della cultura popolare rappresentata
dal tifo. Una cultura popolare che va preservata, che importante perché
contribuisce a diminuire le tensioni. Continua a leggere

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Rom: L’ Onu accusa l’Italia

ONUNel documento dell’ Alto Commissariato drell’ ONU per i diritti Umani un lungo e
circostanziato elenco di fatti e violazioni di leggi e diritti sanciti dalle Convenzioni
internazionali ed europee che richiama tutte le istituzioni del nostro Paese

L’ Italia viola i
diritti dei Rom

Miloon Kothari, Jorge Bustamante, Gay McDougall, Doudou
Diène (Alto Commissariato dell’ Onu per i diritti umani)


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Da questa parte del mare

Il Premio Tenco 2007 per il miglior disco è andato a
Gianmaria Testa con “Da questa parte del mare”, un concept album dedicato al
tema dell’emigrazione

Gianmaria TestaQuando i migranti eravamo noi.

di Giorgio Maimone – fonte: La Brigata Lolli/recensioni

"Storie di
ordinari migranti, rese poesia, rese musica, rese canzoni. Per pensare ed
emozionarsi insieme."

Non
cercate un sorriso qua dentro. Non lo troverete. Non cercate redenzione o
speranza, perché non ve ne sono. Gianmaria Testa ha prodotto un disco rigoroso
e serio, triste e compreso, intenso e violentemente poetico, dove l’ombra di un
sorriso è sfiorato solo in un pezzo, ma è un sorriso ironico e disperato, dalla
parte degli ultimi. “Dal letame nascono i fiori” diceva il più grande tra i
cantautori, e qui “hanno posato sul banco dei fiori”, intorno ai garofani e
alle gardenie, il frutto di uno “sgravidamento sul suolo pubblico comunale”. E’
l’unico sorriso, contenuto ne “Il mercato di Porta Palazzo”.

Per
il resto “Da questa parte del mare” parla dei moderni migranti, parte da un
episodio reale, vissuto dal cantautore 14 anni fa su una spiaggia dell’altro
Adriatico, quando sono stati ripescati in mare clandestini scaricati dalla
stiva di un cargo. Uno di loro morì. Gianmaria Testa però è un poeta e la sua
voce è forse profonda e scura, ma non “potente e adatta per i vaffanculo”, come
scriveva De André. Preferisce, ora che ha deciso di parlarne, di non scrivere
“per loro”, ma di scrivere “per tutti quelli che come me stanno da questa parte
del mare”, anche per ricordarci che, nemmeno 100 anni fa i migranti eravamo
noi. Continua a leggere

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Emergenza calcio o Italia?

In un editoriale su
"Repubblica" Gianni Mura fa, giustamente, di tutta l’erba un fascio
di Maso Notarianni – fonte: PeaceReporter

Scriviamo
qualche cosa sulle demenziali violenze di domenica? Non lo scriviamo? E’ dovere
di PeaceReporter occuparsi anche di casi come quello della morte
"accidentale" di un ragazzo ucciso da un poliziotto in autostrada e
del delirio che ne segue? Non si scioglieva, questo dubbio. Fino a che non
abbiamo letto su la
Repubblica
queste parole di Gianni Mura, grande giornalista e
grande amico.

Gabriele Sandri il giovane laziale ucciso da un poliziotto"Ho
pensato con tristezza – scrive Mura – all’educazione emotiva che Umberto
Galimberti vorrebbe nelle scuole. Ce ne sarebbe un gran bisogno, e non solo per
quanto riguarda il calcio. Tra le tante immagini sui vari canali, una m’è
rimasta più impressa. Un tifoso dell’Inter dei tanti davanti alla sede Rai, in
corso Sempione, che grida a un poliziotto impassibile dietro lo scudo: "Ma
che uomo sei, che spari in testa a un ragazzo?". E m’è venuta in mente la
storia del lupo e dell’agnello, dell’acqua del ruscello sporcata da chi stava a
valle, e della frase del lupo: se non sei stato tu è stato tuo fratello, o tuo
padre, o qualcuno dei tuoi. Uno si prende le colpe di tutti, se non c’è
educazione emotiva, sia egli poliziotto, romeno, giornalista, zingaro o ultrà. Continua a leggere

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Ondata xenofoba

Dalle campagne mediatiche ai tristi fatti di cronaca
Marco Visintin,
Redazione Melting Pot

A
poco più di dieci giorni dall’uscita del decreto sulle espulsioni per i
cittadini comunitari, provvedimento che ha ampliato i poteri dei prefetti di
decidere sulla necessità di allontanare o meno una persona in nome della
sicurezza pubblica, la “nuova politica” del Governo sulle migrazioni interne
all’Unione Europea sta dando i suoi tristi frutti.

scritta su negozio romeno Dall’uscita
delle nuove regole che hanno di fatto semplificato l’espulsione dei cittadini
europei dall’Italia, e che paradossalmente ha legittimato il loro trattenimento
nei Cpt, stiamo assistendo ad un’ondata di xenofobia molto pericolosa. Fin da
subito diverse voci avevano lanciato l’allarme, dal premier rumeno alla società
civile italiana, la paura che il decreto del Governo legittimasse atti razzisti
trova conferma nelle aggressioni riportate ogni giorno dai media. I pestaggi
nelle strade, gli insulti nei mezzi pubblici, gli slogan pieni di odio sui
muri, la bomba carta contro un negozio gestito da rumeni, sono solo esempi di
una triste e pericolosa lista che si allunga ogni giorno. Continua a leggere

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Insultati a scuola

no child is born a racist"I nostri bimbi romeni insultati a scuola"

"Aggrediti dai
compagni", gli episodi in alcune scuole delle province di Treviso e
Vicenza
.
Il racconto dei bambini a casa. I
genitori li hanno tenuti lontani dalle aule. La denuncia di un’associazione
veneta.
  di Roberto Bianchin
fonte: la Repubblica

Treviso – Bambini italiani contro bambini romeni. Finisce
per avvelenare anche i rapporti tra i più piccoli il caso di Giovanna Reggiani,
la donna massacrata a Roma dal rumeno Nicolae Mailat. L’associazione degli
immigrati romeni che vivono nel Veneto ha denunciato che in alcune scuole delle
provincie di Treviso e di Vicenza, dei bambini romeni sarebbero stati aggrediti
e molestati da alcuni loro compagni di classe italiani. Vi sarebbero state
spinte, minacce e insulti nei confronti dei bambini romeni, accusati dai loro
coetanei di appartenere a un "popolo di assassini". Continua a leggere

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Verità per Gabriele!

progetto ultràIl Comunicato Stampa di Progetto Ultrà
dopo la tragica morte del giovane Gabriele Sandri

Progetto Ultrà opera nel settore del tifo sportivo e nasce nel 1995 all’interno
dell’
U.I.S.P. (Unione Italiana Sport per
Tutti) dell’Emilia-Romagna
con due obiettivi di fondo: la difesa della
cultura popolare del tifo e la limitazione della violenza e dell’ intolleranza
attraverso un lavoro di tipo sociale rivolto ai tifosi e portato avanti insieme
a loro. Progetto Ultrà opera nel settore del tifo sportivo e nasce nel 1995
all’interno dell’U.I.S.P. (Unione Italiana Sport per Tutti) dell’Emilia-Romagna
con due obiettivi di fondo: la difesa della cultura popolare del tifo e la
limitazione della violenza e dell’ intolleranza attraverso un lavoro di tipo
sociale rivolto ai tifosi e portato avanti insieme a loro. Progetto Ultrà è inoltre partner e socio fondatore dei networks europei
F.A.R.E. (Football Against Racism in Europe) e F.S.I. (Football Supporters
International).

La
rabbia per essere stati purtroppo profeti di quanto successo oggi, con
l’omicidio di Gabriele Sandri in un’area di servizio dell’autosole, domina le
nostre riflessioni, e si accompagna al disgusto per la decisione di non
sospendere il campionato in segno di lutto. La morte non è uguale per tutti? Continua a leggere
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Maiali…

Maiale al guinzaglio contro la moschea
Blitz della Lega Nord con maiale contro moschea a Padova – fonte Ansa.it

maiale della lega"Abbiamo
‘benedetto’ il territorio dove il Comune di Padova vuole trasferire la moschea
di Via Anelli". Questo lo sprezzante commento del capogruppo della Lega
Nord nel Comune di Padova Mariella Mazzetto, che assieme ad una decina di
attivisti del carroccio, ha fatto passeggiare un maiale nelle vicinanze di un
casolare di proprietà del Comune che si dice possa essere destinato a diventare
sede della nuova moschea di Padova. "E’ una questione di difesa
dell’identità italiana – prosegue Mariella Mazzetto (non
continua!)

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Rom, Barroso accusa

Barroso"L’Italia non ha
mai chiesto i fondi"

di Michele
Bonanni – fonte Repubblica.it

Il presidente della
Commissione europea, Josè Manuel Barroso, è famoso per la sua calma olimpica.
Eppure su questa vicenda dell’immigrazione rom e della lettera che gli hanno
inviato i premier di Italia e Romania chiedendo alla Commissione di fare di
più, la sua irritazione tracima oltre le rotondità del linguaggio diplomatico.

Il presidente della Commissione europea: "Abbiamo
messo in campo strumenti finanziari. Se uno stato lascia crescere le favelas, cosa volete
che faccia la Commissione?" Continua a leggere

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Rom, qualcosa di sinistra

di Fabrizio Rondolino – fonte La Stampa del 9.11.07

“Possiamo imboccare
la strada dell’apartheid, per esempio sgomberando le baraccopoli, procedendo a
espulsioni di massa, internando chi non è in regola, modificando le leggi,
pattugliando le coste, affondando le barche che violano le nostre acque
territoriali. Poiché il flusso migratorio non può fermarsi, e dunque non si
fermerà, è probabile però che la strada dell’apartheid porti a una progressiva
militarizzazione della nostra vita quotidiana, senza che la nostra sicurezza ne
risulti accresciuta. Oppure, possiamo aprire gli occhi alla realtà e, per
esempio, scoprire che gli ideali antichi e le parole dimenticate della sinistra
non soltanto hanno un senso, ma addirittura indicano la soluzione oggi più
ragionevole, perché più pratica e più efficace.
È questo che si
vorrebbe da Walter Veltroni: che il capo della sinistra attinga alla grande
tradizione di cui è oggi il custode e l’interprete più autorevole per indicare
l’unica soluzione compatibile: l’accoglienza, la tolleranza, l’integrazione.”

La politica è fatta di scelte, ma vive di gesti simbolici.
Veltroni, il leader della sinistra italiana, anziché suggerire o sollecitare o
tollerare che l’inumana favela di Tor di Quinto fosse rasa al suolo, avrebbe
dovuto visitarla. Continua a leggere

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