Londra 6 luglio 2008: 1° Assemblea Europea dei Supporter

European football fans congress
Fonte: Progetto Ultrà
IL MONDO DEI TIFOSI
DEVE FARSI SENTIRE
Dar voce ai supporter
nel "calcio moderno"

A cosa pensate quando sentite il termine "calcio
moderno"? Ai grandi magnati, alle pay-tv e agli sponsor che controllano il
gioco? Al divario esistente tra i calciatori superstar e i loro sostenitori?
Agli esorbitanti prezzi dei biglietti? Alla repressione e alle diffide? Al
razzismo e tutte le altre forme di discriminazione esistenti? O, ancora, alla
messa al bando di numerosi aspetti della cultura del tifo all’interno degli
stadi? Non può non esserci tuttavia un altro lato della medaglia.
Altrimenti perché ci chiameremmo ancora tifosi di calcio? Continua a leggere

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Proteste in tutta Italia per il decreto flussi

Venerdì 15 e sabato 16 febbraio
2007 le associazioni, le reti antirazziste, le organizzazioni di tutta Italia,
insieme alle comunità migranti, richiamano all’ordine quel che resta del
governo Prodi e richiedono l’accoglimento di tutte le domande di permesso di
soggiorno presentate in dicembre: presidi e manifestazioni sono indette davanti
alle prefetture ovunque, perché la mobilitazione è a livello nazionale e si
proverà a chiedere il riconoscimento del diritto ad esistere anche per gli
uomini e le donne non comunitari.
di Cristina Formica, fonte: Carta.org [15 Febbraio 2008]

manifestazione migrantiUna protesta nata durante gli ultimi mesi del 2007, quando
tutto il paese, è stato travolto dalla questione «sicurezza», a cui la destra
ed ormai anche il centro-sinistra [o quel che ne resta] associano senza
imbarazzo la clandestinità dei migranti, spesso invece inseriti nelle
fabbriche, nelle scuole, nelle nostre città. Il decreto flussi 2007 avrebbe
infatti dovuto permettere la regolarizzazione di chi, appunto, è già presente
senza problemi sul territorio italiano. Ma «la lotteria dei permessi di
soggiorno», come molte associazioni avevano definito l’iniziativa governativa,
era concentrata in pochi giorni ed in pochi minuti di quelle date fatidiche: le
richieste potevano essere inviate solo telematicamente, il fatale click del
computer metteva chiaramente a rischio chi lavoro c’è l’ha già. La legge
Bossi-Fini e le sue applicazioni continuano così a far restare clandestino migliaia
di persone.
A Roma l’appuntamento è per venerdì 15 a partire dalle ore 17, con
un sit in davanti alla prefettura, in piazza Santissimi Apostoli; a Milano,
invece, il concentramento è convocato alle ore 10 a corso Monforte di sabato
16; Lo stesso presidio si svolgerà anche a Brescia, Bologna, Bergamo, Padova,
Treviso, Verona, Rovigo, La
Spezia, Arezzo e Como, organizzato da diverse realtà
sensibili alla questione dell’immigrazione. Continua a leggere

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Le quote flussi vanno allargate. Gli invisibili devono essere riconosciuti

“Alla spinta degli invisibili, alla
loro tenacia, alla loro centralità nella costruzione della società che ci
circonda si rivolge la speranza. Quello dei diritti di cittadinanza è un campo
di tensione sempre aperto su cui costruire nuove conquiste…nonostante tutto. Le
migrazioni non hanno confini.”

La politica, il mondo del lavoro, i migranti. Il 16 febbraio una
giornata di mobilitazione [fonte Meltingpot]

invisibiliE’ la prima giornata di mobilitazione, non certo l’ultima,
per rivendicare l’accoglimento di
tutte le domande d’assunzione inviate con il decreto flussi

emanato dall’ormai "caduto" Governo Prodi negli ultimi giorni dello
scorso anno. Le iniziative sono dislocate in diverse città italiane ma è
evidente che nei prossimi mesi il dibattito intorno a questo tema avrà
occasione di essere ripreso più volte. Centosettantamila sono i posti a
disposizione
, stimati, secondo la compagine governativa
uscente, rispetto alle esigenze dei settori produttivi che dichiarano la
necessità di forza lavoro migrante. Settecentomila sono invece le domande
inviate
, testimonianza fin troppo evidente dell’inutilità di
ogni politica, peraltro spietata, di gestione dei flussi migratori
. Continua a leggere

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Rilevamento dati biometrici per extracomunitari in ingresso

Europa – Proposto il
rilevamento dei dati biometrici per gli extracomunitari in ingresso
di Marco
Visintin
, Redazione Progetto
Melting Pot

aeroportoL’Unione Europea come gli Stati
Uniti e il Giappone, schedatura con dati biometrici di tutti gli
extracomunitari che varcano le soglie dell’Area Schengen. Questa è la proposta
del vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini presentata
mercoledì 13 febbraio alla Commissione di Bruxel
.
Continua a leggere
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Le donne sotto attacco

La polizia irrompe
nel policlinico di Napoli contro una donna
[A seguire il
comunicato stampa dell’Udi e dell’Assemblea permanente delle donne di Napoli
sull’irruzione della polizia nel Policlinico di Napoli]

Presidi, cortei e sit-in in tutta
Italia
di Sarah
Di Nella, fonte Carta.org

corteo di donne a NapoliGli eventi si susseguono come in un cattivo film, e come
in un cattivo film le battute sfiorano l’incredibile.
Come le esternazioni di
Giuliano Ferrara, che ha scelto di trasformare l’aborto in un biglietto di
ingresso a Palazzo Madama. E portato nel piatto dei politici un surrogato della emergenza
sicurezza: la moratoria sull’aborto. Così l’aborto terapeutico di una donna di
Napoli, che si è concluso con un blitz della polizia–allertata da una chiamata
anonima che denunciava un «feticidio»–è diventato il caso emblematico della
crociata per «la vita» di Ferrara. «Farò le analisi perché penso di avere la
sindrome di Klinefelter–ha dichiarato il direttore del Foglio su Mediaset
questa mattina–Provoca testicoli piccoli, io ho i testicoli piccoli. Si hanno
grandi mammelle e io fin da bambino ho grandi mammelle. E’ una alterazione
ormonale dovuta ad una anomalia cromosomica». Che annuncia anche che
pubblicherà la fotografia dei suoi testicoli sul suo giornale. A tre giorni da quelli che tutti ora chiamano «i fatti di
Napoli», una mobilitazione spontanea e diffusa si è impossessata del paese:
oggi alle 17, in
molte piazze d’Italia ci saranno presidi in solidarietà con la donna di Napoli
e per difendere l’autodeterminazione delle donne. L’appuntamento, lanciato
dall’Udi e dall’assemblea permanente delle donne di Napoli, è in piazza
Vanvitelli. Diversi treni hanno raggiunto la città partenopea, ma sono anche
fioccati i presidi in molte altre città. Sono previsti sit-in a Roma, davanti
al ministero della sanità [ore 17, Lungotevere Ripa,1], a Firenze, davanti alla
prefettura [ore 17, via Cavour, 1], a Bologna, davanti al Policlinico
Sant’Orsola [ore 17, via Massarenti, 9], a Milano in piazza San Babila [ore
17,30] e davanti alla clinica Mangiagalli [ore 18, Via Commenda], a Brescia,
davanti agli Spedali civili [ore 18,30], e in altre città.
Ieri si sono riunite molte assemblee di donne per reagire
all’offensiva. Continua a leggere

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Lista per la vita – by Vauro

Vauro
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Afghanistan – La verità al prezzo di una vita

Gli articoli pubblicati da Peacereporter il 13 Febbraio 2008

Afghanistan – 13.2.2008
Ucciso militare
italiano

C’è anche un ferito. La sparatoria a sessanta chilometri
da Kabu. I talebani rivendicano l’attentato… E’ la dodicesima vittima italiana dall’inizio della
guerra..Il nostro contingente sale a 2.880 militari impegnati

La verità al prezzo di una vita
La
responsabilità di questa morte è della politica. Ma anche della stampa che non
informa. Editoriale
di Maso Notarianni Dir. Peacereporter

Non è mai bello quando le peggiori previsioni si avverano.
Non ci piace per nulla fare la parte di quelli che lo avevano ampiamente
previsto. Per cui reprimiamo l’istinto per nulla nobile del rivendicare il
nostro ruolo di cassandre e concentriamoci su un altro problema: quello
dell’informazione.Sono mesi che andiamo dicendo, noi e pochi altri, che in
Afghanistan c’è una guerra vera, che non si può continuare a prendere in giro
gli italiani con la storiella della missione di pace, che da quando poi
all’Italia è stato affidato il comando militare della zona di Kabul, la
situazione non poteva che precipitare. Gli unici che con noi hanno denunciato
la reale situazione in cui i nostri soldati sono stati catapultati sono proprio
gli analisti militari, non certo dei pacifisti. Ancora una volta ci vuole un morto per riaprire un
ragionamento. Ancora una volta la verità è svelata al prezzo di una vita umana.
Di questo dovrebbe vergognarsi la nostra classe politica, che per i suoi
indegni giochi di potere è disposta a nascondere la realtà dietro alla semplice
formuletta della missione di pace e di ricostruzione. Ma di questo si dovrebbe
assumere parte della responsabilità anche la stampa, gli editori, i direttori
dei giornali, che avrebbero il dovere etico e morale di informarsi e di
informare. E che invece si limitano a far passare alle loro redazioni e ai loro
inviati le veline degli stati maggiori della difesa. Che fanno il loro
mestiere: disinformano su quel che realmente accade nei teatri di guerra.


La guerra nell’ovest
Civile ucciso
nell’ovest da forza italo-spagnola.
Nuovi particolari su raid italiano a Bakwa

di Enrico Piovesana

Un civile afgano è stato ucciso dalle truppe Nato della
Forza di reazione rapida italo-spagnola che scortavano un convoglio militare
afgano nella provincia di Farah, dove gli italiani combattono da un anno e
mezzo. Dopo il governatore della
provincia, anche quello del distretto di Bakwa parla del coinvolgimento dei
militari italiani nel raid che il 3 febbraio uccise 11 civili
    

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Padova, la “guerra preventiva” ai migranti

Padova – Le nuove norme di Bitonci
e la "guerra preventiva" ai migranti

Fonte
Meltingpot   [13 febbraio 2007]

achtung banditen by MgowLo aveva annunciato nelle scorse settimane Massimo
Bitonci, ed in questi giorni, le nuove disposizioni che vanno a modificare
l’ormai tristemente famosa ordinanza "anti-sbandati" diventano
operative.
Il Sindaco di Cittadella, versione perbenista dello sceriffo
trevigiano Gentilini, ha scelto di giocare sulla pelle dei migranti la partita
che lo vede impegnato nella conquista del ruolo di "paladino della
legalità".
Certo sì, perchè dietro alla campagna per il controllo e la
legalità, farcita di spinte pseudo autonomiste, che i sindaci della Lega Nord
stanno promuovendo nei territori del Nord Est e non solo, si nasconde la
rincorsa a quella Roma tanto "ladrona" da essere comunque una
attrazione irresistibile anche per chi ha giocato tutta la credibilità
dell’azione politica sul suo rifiuto. Per nascondere questa ambigua
contraddizione, quella dei secessionisti che rincorrono un posto al governo
centrale, il localismo, l’autonomia, sono allora conditi di razzismo e lotta
alle diversità, così da costruire l’immagine distorta di un Veneto a volte
"distratto" e troppo impegnato a rincorrere l’uscita dalla crisi del
suo modello produttivo. Bitonci, con le ultime disposizioni, interviene su
alcuni aspetti della vecchia
ordinanza
, che riguardava la possibiltà per gli stranieri di iscriversi
alle liste anagrafiche comunali, intensificando e inasprendo alcuni aspetti
della stessa. L’ordinaza dell’autunno scorso imponeva criteri restrittivi a
quanti, cittadini dell’Unione Europea, avessero voluto iscrivere la loro
residenza presso l’Ufficio Anagrafe
. Continua a leggere

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Famiglie italiane bocciate dalle badanti

L’inchiesta: così ci vedono tate e
colf che lavorano nelle nostre case. Sondaggio dell’Iref su 1000 lavoratori
domestici stranieri.
"Anziani trascurati, e i bimbi…"
di Sara
Strippoli, fonte
Repubblica.it

badanteParola di tata straniera: i bimbi italiani sono
maleducati. E sfatiamo anche lo stereotipo che vuole che gli italiani siano
così prodighi di attenzioni per i loro anziani. Le badanti, filippine o romene
che siano, non sono affatto d’accordo con l’immagine tradizionale che dipinge
gli italiani rispettosi di nonni e genitori. Se lo sguardo è quello dei
lavoratori stranieri, quel welfare "fatto in casa" che permette alle
famiglie italiane di conciliare casa e lavoro, opprimente burocrazia e tempo
libero, il giudizio complessivo non è così lusinghiero come forse avremmo
sperato. La stilettata arriva da una ricerca dell’Iref, l’Istituto
di ricerche educative e formative che nel 2007 ha condotto
un’indagine su più di mille collaboratori domestici
che oggi sarà presentata a
Vercelli. Continua a leggere

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Immigrati, sì al ricorso contro la Moratti “Possono iscriversi agli asili milanesi”

good newsEra stato presentato da una
cittadina marocchina:
"E’ stata riconosciuta la discriminazione".

L’avvocato: sanzioni se il Comune non si adegua
– Fonte Repubblica.it
[vedi anche: Milano, asili vietati ai figli dei clandestini]

Il giudice della Prima sezione civile di Milano, Claudio
Marangoni, ha accolto il ricorso presentato da una cittadina marocchina contro
una delle più contestate circolari emanate dal Comune: vale a dire quel
provvedimento, fortemente voluto dal sindaco Letizia Moratti, che esclude
dall’iscrizione alle scuole materne i figli di immigrati irregolari. Secondo il
legale della donna, l’avvocato Livio Neri, è stato "riconosciuto il
carattere discriminatorio della circolare, nella parte contestata". Risultato:
ora la sua cliente potrà iscrivere la propria figlia in una materna milanese.
Si tratta di una persona che, come spiega il difensore, "risiede da anni
in Italia", e "pur disponendo di un lavoro e di un alloggio in Milano
– ove risiedono le due figlie – ed essendo pienamente inserita nel tessuto
sociale locale, si trova attualmente in condizioni di irregolarità del
soggiorno sul territorio nazionale".
In sostanza il giudice, nel dispositivo di una ventina di pagine con cui ha
accolto il ricorso della donna marocchina, afferma il principio secondo cui un
minore, in Italia, gode del diritto di rimanere sul territorio nazionale, con
la conseguente possibilità di accedere a tutti i diritti di assistenza che ciò
comporta, a prescindere dalla condizione di regolarità o irregolarità dei
genitori. Definendo "discriminatorio" la parte della circolare del
Comune che i minori con genitori senza permesso di soggiorno dall’iscrizione
alle scuole materne, il giudice ha in sostanza ordinato al Comune di rimuovere
o riformulare quella parte del testo. Altrimenti, è prevista una sanzione
penale.

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