Fallisce il negoziato per proibire le cluster bomb

Fonte: PeaceReporter
Cinque giorni di
riunione ad alto livello per arrivare a un nulla di fatto sul bando delle
cluster bombs. Nessuna dichiarazione comune dei 120 paesi riuniti a Wellington
in Nuova Zelanda, per bandire le ordigni più dannosi al mondo per i civili, le
bombe a grappolo contenute in un affusto più grande che, sganciate dai
bombardieri, prima di raggiungere il terreno spargono centinaia di bombette
inesplose sul terreno, colpendo molto frequentemente agricoltori o bambini.

cluster bombIl capo negoziatore britannico John Duncan ha detto che ci
sono solo speranze che si raggiunga un accordo minimo in maggio, quando si
riuniranno anche potenze di maggior calibro. Al momento i tre maggiori
produttori di cluster, Cina rRussia e Usa, non hanno partecipato ai colloqui.
Gli incontri fanno parte di una iniziativa norvegese, denominata ‘Processo di
Oslo’, che mira a raggiungere un assenso internazionale sul nocumento di questi
ordigni soprattuto per i civili. Uno studio delle nazioni Unite ha dimostrato
come parecchie di queste bombe vadano ad esplodere in mano ai civili anche anni
dopo la fine di un conflitto; di recente sono state estensivamente usate da
Israele durante l’attacco al Libano meridionale nel 2006. solo le cluster bomb
in Libano hanno causato oltre 200 morti. Il ministro degli esteri neozelandese
che aveva convocato la conferenza ha chiuso riferendo ai delegati che “manca
ancora unnumero sufficiente di nazioni perché il nostro ‘no’ a questo tipo di
armi sia efficace”.

cluster bombDietro la proposta ci sono altri paesi non produttori e di
scarso peso diplomatico, come Norvegia, Austria, Peru Messico e Irlanda. Oltre
agli ospiti di turno. Finora 83 paesi si oppongono alla fabbricazione e suo di
cluster, ma senza i produttori e smerciatori cinesi russi e americani nessun
accordo avrebbe senso. Pechino Washington e Mosca hanno aderito all’iniziativa
di Oslo ma non hanno inviato delegati alla conferenza di Wellington. Secondo la Cluster Munition
Coalition (Coalizione anti Cluster) ombrello di 200 ong che si battono per
l’abolizione di questi ordigni, ci sono alcune nazioni che stanno giocando
sporco, come Regno Unito, Giappone, Germania e Francia, che sembrano
intenzionate a partecipare al processo di pace ma in realtà pongono
continuamente obiezioni e limiti al bando assoluto: chiedono un periodo di
transizione, sono per permettere di usarle in caso di azioni militari congiunte
con Paesi che non le proibiscono, oppure accorciando la lista dei tipi di
ordigno da proibire

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