Florida. Migranti ridotti in schiavitù

La denuncia in prima pagina del quotidiano britannico The Indipendent:
Florida. Migranti
ridotti in schiavitù nei campi agricoli
[The IndipendentCarta.org]

prima pagina The IndipendentMigranti costretti a lavorare in condizioni disumane,
maltrattati e costretti a indebitarsi. Accade nei campi agricoli della Florida,
negli Stati uniti, dove da dicembre a maggio viene prodotto quasi l’intero
raccolto di frutta e verdura fresca che rifornisce supermercati, ristoranti e
fast-food del paese. Decine di migliaia di uomini, donne e bambini lavorano
fino allo sfinimento per stipendi che non sono quasi mai aumentati negli ultimi
30 anni. Anche gli appelli dell’ex Presidente Jimmy Carter sono rimasti
inascoltati, ma con la Florida
destinata a diventare lo stato chiave delle prossime elezioni presidenziali,
molti sperano che la loro causa venga fatta propria dai candidati democratici
Barak Obama e John Edward. E’ il quotidiano britannico Independent a denunciare
oggi lo sfruttamento negli Stati Uniti dei raccoglitori di frutta, perlopiù
immigranti ispanici, raccontando la storia di tre di loro, riusciti a fuggire
domenica scorsa dopo essere stati tenuti prigionieri e brutalizzati dal loro
datore di lavoro per oltre un anno. Il loro racconto ha portato la polizia
della Florida a individuare altri 11 uomini tenuti contro la loro volontà nel
seminterrato di un’abitazione nascosta da palme. I raccoglitori di frutta, con
uno stipendio di circa 200 dollari a settimana (139 euro), fanno parte di un
sistema volto a tenere basso il costo dei prodotti alimentari. Gli immigranti,
provenienti perlopiù dal vicino Messico, vengono pagati 45 centesimi di dollaro
(30 centesimi di euro) per ogni raccolto di 16 chilogrammi di
frutta. La Florida
ha una lunga storia alle spalle di sfruttamento della manodopera straniera.
Secondo l’Independent, le condizioni di vita dei
lavoratori sono quasi rimaste immutate da quando nel 1960 il giornalista della
Cbs Edward R. Murrow scioccò l’America con il suo documentario ‘Harvest Of
Shame’, in cui denunciava lo sfruttamento degli immigrati. “Prima avevamo i
nostri schiavi, ora li affittiamo”, disse allora Murrow.

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