
Non potrò aggiornare il Blog per un
breve periodo.
Ci vediamo presto
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Sicurezza, vittoria dei sindaci-sceriffo. In un vertice al Viminale i sindaci (che diventeranno «ufficiali di governo») delle città
metropolitane e di quelle «a rischio» hanno ottenuto nuovi strumenti
d'intervento in difesa del «decoro urbano» e poteri più allargati ai prefetti:
quando è in gioco la pubblica sicurezza, avranno per la prima volta la
possibilità di espellere cittadini comunitari (rom). Entusiasmo bipartisan aspettando l'ok
del consiglio dei ministri (dalla prima pagina de Il Manifesto di oggi)
L’antipolitica di
Grillo, una "bomba a tempo"
di Fulvio Vassallo Paleologo – Università di Palermo
fonte: Meltingpot
Beppe Grillo ha gettato la maschera. I rom che arrivano
dalla Romana sarebbero una "bomba a tempo".
Non si distingue neppure tra criminalità romena che non
proviene dai rom e rom rumeni che sono arrivati in Italia perchè nel loro paese
sono vittima di ogni sorta di soprusi e privati dei più elementari diritti
civili. Si dimentica che sono proprio le politiche espulsive, praticate fino
allo scorso anno dall’Italia verso la Romania, attraverso i famigerati centri di
permanenza temporanea, che hanno fatto lievitare la criminalità rumena,
sottraendo all’esecuzione della pena in carcere centinaia di rumeni che avevano
commesso reati e che fino al dicembre del 2006 sono stati semplicemente espulsi
verso il loro paese, piuttosto di scontare in Italia il loro debito con la
giustizia. Tra questi romeni appartenenti ad organizzazioni criminali non
c’erano rom. I rom rumeni sono vittime e non compartecipi di quel clima diffuso
di illegalità che conviene tanto ai nuovi partner commerciali ( europei) della
Romania.
Ancora una volta i rom definiti un pericolo per la
convivenza e la sicurezza degli Italiani. Il discorso vale per i rom rumeni,
che sono cittadini comunitari ma nella sua logica sottesa costituisce il
pretesto per un ennesimo attacco agli altri rom, che non sono cittadini
comunitari, e a tutti gli immigrati, dopo le campagne estive contro i lavavetri
ed i venditori ambulanti. Continua a leggere
di Omeyya Seddik –
fonte: carta.org
Fin dalla rivoluzione francese, la cittadinanza non è
basata sul sangue, in Francia, ed è vietato dalla legge basare qualunque
diritto su elementi biologici. Con l’emendamento Mariani [senatore della
destra, ndr.] alla legge sull’immigrazione, grazie al quale il ricongiungimento
familiare dei migranti si fonderà sull’esame del Dna, si sceglie quindi di
introdurre un elemento di «biologizzazione» della politica.
Va ricordato che l’emendamento sulla verifica del Dna sui
candidati al ricongiungimento familiare fa parte di una più ampia offensiva del
governo, che mira a restringere le possibilità di immigrazione. Nicolas
Sarkozy, il presidente, e Brice Hortefeux, il suo ministro dell’immigrazione e
dell’«identità nazionale», vogliono attuare una politica di cosiddetta
«immigrazione scelta», ovvero selezionare gli aspiranti migranti in funzione
delle loro competenze professionali, intellettuali, culturali, e farne il
principale canale di immigrazione. Non è un fatto nuovo. Dopo la seconda guerra
mondiale, gli imprenditori francesi andavano nel Maghreb, nell’Africa
subsahariana o in Italia, e organizzavano «visite mediche» per controllare lo
stato di salute della manodopera e così selezionarla. Si sceglievano i
lavoratori come si sceglie il bestiame. Oggi le competenze richieste non sono
esattamente le stesse. Ma l’Europa ha sempre bisogno di almeno 20 milioni di
migranti per garantire l’equilibrio delle economie nazionali.
Con il test del Dna è caduto il tabù del criterio
biologico, che vigeva dal nazismo. Non è una particolarità francese, ovunque in
Europa assistiamo a un ritorno di politiche della «razza» e della
biologizzazione delle politiche securitarie e dell’immigrazione.
Proteste in Francia
contro la legge sul Dna
Fonte: carta.org
Quarantamila firme in sole 48 ore contro l’emendamento
Mariani, quello che autorizza i test del Dna per i migranti candidati al
ricongiungimento familiare, non hanno fermato il senato, che ha già votato
l’articolo incriminato e sta approvando l’intero disegno di legge
sull’immigrazione presentato dal ministro all’immigrazione e all’«identità
nazionale», Brice Hortefeux. Nel frattempo la Cimade, il servizio ecumenico di aiuto agli
stranieri, ha pubblicato giovedì 4 ottobre il suo rapporto annuo sui Centri di
permanenza temporanea in Francia. Continua a leggere
di Gianluca Carmosino
– fonte carta.org
Accadono cose strane nella periferia di Roma. Una
quarantina di persone armate di bastoni e coltelli tenta di attaccare nella
notte di mercoledì 19 una piccola baraccopoli a Ponte Mammolo, sulla via
Tiburtina, a due passi dal carcere più affollato d’Europa, Rebibbia. Qualche
giorno prima, alcuni di quei quaranta avevano lanciato due bottiglie incediarie
che solo per caso non hanno bruciato la tenda nella quale dormivano due bambini
rom con i loro genitori.
Negli stessi giorni, a poche centinaia di metri, nel Parco
Meda, due piccole associazioni decidono di promuovere, praticamente a costo
zero, una fiera nazionale dell’editoria indipendente, per giunta sui temi della
pace, con il sostegno di Carta e della Vicepresidenza del Municipio V di Roma.
Il primo dibattito organizzato alla Fiera è stato “Immigrazione: Italia, un
paese dai vetri sporchi”. Continua a leggere
Luoghi comuni: Rom al
confino della Sacra Patria
Per fortuna proprio oggi c'è anche tanta gente che marcia per la pace e per i diritti di tutti.
Di seguito un post di
Mauro Biani del 21 Settembre scorso, quanto mai di attualità …
Populismi, demagogie,
politica
Stasera ho raggiunto il top. Vedo Anno Zero, la trasmissione di
Santoro. Si parla di Grillo, Vday, etc etc. Ospiti in studio: Sartori
(politologo) pro, Polito
(Margherita ex La
Repubblica, ex Riformista) contro,
Travaglio superpro, Sabina
Guzzanti più pro che contro,
etc. Nel dibattito in studio, riesco ad essere in disaccordo (perché mi
appaiono perlomeno parziali e un po’ banali) con "i perchè" di,
nell’ordine: Sartori, Polito, Travaglio, Guzzanti (Sabina), Santoro, la Borromeo ed anche con un
giovanissimo spaurito, quanto compunto, esponente base DS. Perfino Vauro e le
sue vignette mi sembrano scolorite. Un record. Poi, mentre “la tristezza mi
avvolge come miele” (cit. Guccini), torno a lavorare ad Emme (il numero 2 esce
lunedì). Quando mi segnalano (grazie Meri) questa notizia su Adista: Milano:
trasferito il prete che ha difeso i Rom. Leggetela. Perché don Renato incarna un esempio di
politica che mi rappresenta,
è lui che rappresenta la Politica quella
che vorrei, quella non demagogica, non populista, non da privilegiato. Quella
etica, dell’accoglienza, del servizio, degli ultimi al centro. Lo facciamo un Don Renato Rebuzzini Day? Continua a leggere
Sarebbe bello sperare nell’ ennesima provocazione… ma
questa volta parrebbe fare davvero sul serio e così il “Grillo Parlante
Nazional Popolare” pubblica, poche ore fa, sul suo blog un post delirante dal titolo “I
confini sconsacrati”… i “sacri confini della Patria” violati da “migrazioni
selvagge” di orde di decine di migliaia di Rom, che egli definisce una bomba
ad orologeria…
Non sarei capace di scrivere nulla che fosse meglio di quanto detto da Moni
Ovadia nell’ intervista postata su questo blog pochi giorni or sono… "Diamo
il Nobel per la Pace al popolo Rom", la migliore delle repliche
possibili!
Certo è che farsi un giro tra le decine e decine di commenti che sono piovuti
addosso al post di Grillo è un’ esperienza a tratti davvero inquietante.
Copio e incollo a seguire l’ articolo di Grillo
http://www.beppegrillo.it/2007/10/i_confini_scons/index.htmlI confini sconsacrati
Un Paese non può
vivere al di sopra dei propri mezzi. Un Paese non può scaricare sui suoi
cittadini i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che
arrivano in Italia. L'obiezione di Valium è sempre la stessa: la Romania è in Europa. Ma
cosa vuol dire Europa? Migrazioni selvagge di persone senza lavoro da un
Paese all'altro? Senza la conoscenza della lingua, senza possibilità di
accoglienza? Ricevo ogni giorno centinaia di lettere sui rom.
E' un vulcano, una bomba a tempo. Va disinnescata. Si poteva fare una moratoria
per la Romania,
è stata applicata in altri Paesi europei. Si poteva fare un serio controllo
degli ingressi. Ma non è stato fatto nulla.
Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve,
cosa governa? Chi paga per questa insicurezza sono i più deboli, gli
anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari.
Una volta i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati.
Pubblico parte di una delle tante mail.
"Sono un
cittadino italiano… sposato con una cittadina rumena! Non sono un razzista!
Ho casa in Romania!
ho amici in Romania! Ho parenti in Romania! La mia azienda è registrata in
Romania! Ho iniziato a lavorare in Romania dal 2002! ne ho viste di tutti i
colori li!
Poi ho sentito Prodi
e la sua bella Europa a 25… la
grande comunità, dentro di me ridevo! la Romania dentro l'Europa!! Chi avrà mai il
coraggio di approvare questa idea incosciente!
Ogni giorno si sente
parlare di rumeni in italia… è una continua
vergogna… per mia moglie… per me! Continua a leggere
Francia – Test del dna per i ricongiungimenti familiari
fonte: Meltingpot
Francia – Il senato esamina il progetto di legge
sull’immigrazione (targato Brice Hortefeux, votato il 20 settembre
dall’Assemblea nazionale) e l’articolo che prevede di imporre dei test dna agli
stranieri che richedono il ricongiungimento familiare.
Le associazioni che difendono gli stranieri si sono
fortemente opposte a questo progetto di legge mentre alla vigilia della
discussione in Senato molte le voci che si sono alzate contro l’articolo sul
dna. L’associaizone Cimade si è detta "scioccata" per
"questa intrusione nella vita privata e nell’intimità delle
famiglie". Lo stesso organizzazioni come Amnesty International e Médecins
du Monde. Continua a leggere