Identità fragili nella provincia francese

Un ragazzo alle prese
col sottile razzismo di chi cerca di integrarsi a tutti i costi nel romanzo
«Alphonse» dell’autore francese di origine algerina Akli Tadjer  
di Giuliano
Battiston
 

copertina libro Nella brasserie parigina «Terminus Nord», una donna dalle
palpebre come «cortine di grasso abbassate su uno sguardo esausto», Juliette,
si guarda intorno cercando Alphonse. Alphonse è suo cugino, «un cugino che ha
visto undici giorni in tutta la sua vita», e che ora, a quarant’anni di
distanza, vuole consegnarle un pacchetto di lettere che racchiude «una vecchia
storia con le parole piene di errori di ortografia». Comincia così Alphonse
(traduzione di Maria Teresa Carbone, Giunti Blu, pp. 120, euro 12.50), ultimo
volume del trittico composto da Akli Tadjer (gli altri due sono Courage et
patience e Le Porteur de cartable), autore francese di origine algerina (o
meglio cabila), uno dei migliori rappresentanti di quella letteratura
franco-magrebina che, almeno a partire dalla pubblicazione nell’83 del Thé au
harem d’Archi Ahmed di Mehdi Charef, sonda con appassionata insistenza la nuova
Francia multietnica e i problemi della sua «costruzione». Continua a leggere

Pubblicato in Libri | Commenti disabilitati su Identità fragili nella provincia francese

G8, dure condanne per i «cattivi»

prima pagina del Manifesto

Ventiquattro no
global condannati a 108 anni di carcere per i fatti di Genova. Pene durissime,
anche se dimezzate, per i «cattivi» del G8, puniti anche per «concorso morale».
Saranno gli unici a pagare per il massacro di quei giorni. La destra esulta: giustizia
è fatta. La sinistra protesta
 
Arriva la prima
sentenza per i fatti del 2001. Condannati in 24, dimezzate le richieste dei pm.
Pene dai sei mesi
agli undici anni, riconosciuto il «concorso morale» per i presunti black bloc,
ma anche l’irregolarità delle cariche di via Tolemaide

Simone Pieranni – Il manifesto 15.12.07 Continua a leggere

Pubblicato in Genova G8 | Commenti disabilitati su G8, dure condanne per i «cattivi»

Percorsi di integrazione a rischio di retorica

Da poco inaugurata,
la Città della storia dell’immigrazione di Parigi si concentra sulle
testimonianze della vita e dell’opera dei lavoratori immigrati oltralpe. Ma
puntando l’attenzione prevalentemente sul passato, tende a trascurare le
tensioni dell’oggi  
di René Capovin

Città della storia dell' immigrazione a ParigiIn Francia i dibattiti quotidiani su identità, banlieue e
integrazione si interrompono solo per lasciare spazio ad altri dibattiti sul
riemergere del passato-presente coloniale: nel giro di pochi giorni si è
passati dagli scontri in un sobborgo di Parigi alla visita di Sarkozy in
Algeria, nella freddezza dell’ex colonia e nel divampare di polemiche in
patria. Per questo, ragionare sul senso e sul futuro della Cité nationale de
l’histoire de l’immigration (www.histoire-immigration.fr), inaugurata in
ottobre nella capitale francese, può rivelarsi utile per toccare un nodo
cruciale della Francia di oggi e della modalità con cui il paese sceglie di
confrontarsi con il resto del mondo. Il fatto, poi, che questo «resto del
mondo» fosse, in tempi ancora relativamente recenti, pieno di italiani (fino
agli anni ’60, la maggioranza relativa degli immigrati d’oltralpe) fa della
Francia, e in particolare della Cité, uno specchio interessante in cui
riflettersi, e su cui riflettere. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Percorsi di integrazione a rischio di retorica

Alla ricerca di un’ “Alternativa mediterranea”

Intervista con Danilo
Zolo, dalle politiche migratorie ai movimenti di resistenza contro le basi
militari. Come resistere al "neoimperialismo atlantico" 
a cura di Alessandra Sciurba, redazione Melting Pot

Copertina libro Danilo ZoloProponiamo un’intervista con Danilo Zolo, professore di
filosofia del diritto e filosofia del diritto internazionale presso la facoltà
di giurisprudenza dell’Università di Firenze.Il professore ha di recente
curato, in collaborazione con il professore Franco Cassano, il volume, edito da
Feltrinelli nel maggio del 2007, ‘L’alternativa mediterranea’. E proprio di
mediterraneo vorremmo parlare, come argomento più che mai attuale, scenario di
avvenimenti molto diversi tra loro ma strettamente connessi, come il vertice di
Lisbona dello scorso fine settimana, l’ennesima strage di migranti in mare in
quegli stessi giorni, l’attentato di Algeri di qualche giorno fa, ma anche
l’ampliamento della base militare a Vicenza prevista dagli americani e le
pratiche che stanno interessando il movimento di resistenza a questo
ampliamento. ‘L’alternativa mediterranea’ è un viaggio condotto a più voci
attraverso i saggi di svariati autori che ripercorrono la storia, i percorsi
politici, le evoluzioni religiose e le realtà sociali di quest’area di confine. Continua a leggere

Pubblicato in Libri | Commenti disabilitati su Alla ricerca di un’ “Alternativa mediterranea”

No Dal Molin – Video


Vicenza si prepara all’invasione pacifica
di Giuliano Santoro 
[carta.org]

«In due anni con Prodi ci sono state il 23 per cento di
spese militari in piu’ del governo Berlusconi». La denuncia arriva da padre
Alex Zanotelli, che rivolge un appello, «nonostante la Finanziaria blindata»,
per una riduzione delle spese per gli armamenti. Zanotelli ha denunciato il
«silenzio della stampa, ma anche della Sinistra arcobaleno, che sui temi della
pace, come per la vicenda della base Usa di Vicenza, non ascolta il grido che
viene dalla base. La sinistra ponga almeno delle domande di fronte a questa
Finanziaria blindata e a un aumento delle spese militari, per gli aerei F35,
per le fregate Fremm e per i satelliti spia, che è inaccettabile».
Un appello contro le spese militari è stato già
sottoscritto, tra gli altri, da Gino Strada, Luigi Ciotti, Giorgio Cremaschi e
Daniele Luttazzi. Nel corso di una conferenza stampa, presenti anche gli
esponenti di Sinistra critica, Zanotelli ha rilevato come «la Finanziaria 2008 metta
a disposizione della difesa 23,5 miliardi di euro, con un aumento dell’11 per
cento sul 2007, quando il bilancio militare era stato gia’ stato incrementato
del 12 per cento rispetto al governo di centrodestra». C’era anche Olol Jackson
del Presidio permanente No Dal Molin. Al presidio, oggi comincia la
mobilitazione europea che si concluderà sabato 15 dicembre con il grande corteo
[partenza alle 14.30 dalla stazione] e domenica 16 con i tavoli internazionali di
discussione su grandi opere, basi militari e movimenti per la pace. Adriano
Marcolini, attore e docente, sarà dalle 19 al ristorante «Ai nodari», nel
centro storico di Vicenza, per un aperitivo musicale e un reading sui
desaparecidos. Oggi prendono il via i convegni. Continua a leggere
Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su No Dal Molin – Video

Sempre più razzismo contro i latinos negli Usa

scritto da Gennaro Carotenuto www.gennarocarotenuto.it

in esclusiva per “Latinoamerica” di Gianni minà

il muro di confine tra Mexico e USALa
fonte è di quelle che i media mainstream considerano autorevoli: l’FBI. Ebbene,
secondo il Rapporto dell’FBI intitolato “I crimini d’odio contro i latini ad un
livello record”, negli Stati Uniti i delitti a sfondo razziale sono in continua
crescita, e il 70% delle vittime di tali crimini sono latinoamericane. Appena
un lustro fa queste non erano più del 50%.
La denuncia è stata ripresa dal parlamento messicano e fa rumore. La curva dei
crimini, omicidi, percosse, minacce, persecuzioni sociali, scolastiche e
lavorative che vengono classificate per avere come motivazione unicamente il
razzismo, l’appartenenza etnica o nazionale, è in crescita esponenziale negli
Stati Uniti. Si sarebbe potuto pensare che a partire dall’11 settembre 2001 i
crimini a sfondo razzista negli Stati Uniti si fossero indirizzati in maggior
misura contro la popolazione di religione islamica. Ma lo studio dell’FBI
rivela che non è così. Anzi, se fino all’anno
2000 i latinoamericani erano
vittime della metà dei crimini a sfondo razziale, nell’ultimo lustro si è
cresciuti dal 50% fino a superare il 70%. I numeri sono cogenti. Nell’anno 2003
si registrarono 639 crimini a sfondo razziale, dei quali 480 contro ispanici.
L’anno successivo i crimini calarono leggermente, furono 595, con 426 vittime
latine. Tornarono a salire nel 2005. Su 646 crimini 475 furono contro messicani
e centroamericani. Nel 2006 i “crimini d’odio” crebbero ancora, furono 722 con
522 ispanici come vittime. Nell’anno in corso, il 2007, negli Stati Uniti si
sono già registrati 819 crimini a sfondo razziale. Di questi ben 576 hanno
visto come vittime cittadini ispanici, il 70,3%. Secondo il deputato messicano
Edmundo Ramírez Martínez, del PRI, è tempo che tali ondate di odio interessino
il Ministero degli Esteri attraverso misure che oltre a rafforzare le autorità
consolari messicane negli Stati Uniti inducano il governo di Washington a
prendere contromisure. Alle vittime dirette di atti di discriminazione razziale
vanno aggiunte le vittime del muro della vergogna fatto erigere alla frontiera
tra Messico e Stati Uniti per frenare l’impennata dell’emigrazione registrata a
partire dal 1994 come conseguenza del trattato di libero commercio (NAFTA). Nel
tentare l’attraversamento del deserto almeno 4000 persone sono morte di stenti
e oltre 400 sono state abbattute dalle guardie di frontiera statunitensi.

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Sempre più razzismo contro i latinos negli Usa

Genova:”Io, prof cacciato perché straniero”

Simoahmed KaabourLa scuola si è
accorta dopo un controllo casuale che Simohamed Kaabour non è cittadino
italiano. Licenziato in tronco. Dopo un mese di supplenza ritirato il registro
e contratto sciolto

di
Domenica Canchano – fonte http://genova.repubblica.it
«Avevo cominciato già
da un mese a lavorare come supplente di lingua francese. Per puro caso, però,
la scuola si accorge che sono di origine marocchina e che non ho la
cittadinanza italiana. Quel giorno stesso il mio contratto è stato sciolto e il
registro degli studenti mi è stato tolto perché secondo la normativa in vigore
io non posso insegnare».
Le seconde generazioni, insomma, non possono lavorare
negli uffici pubblici, non possono partecipare ai bandi, ai concorsi, non
possono nemmeno accedere agli albi professionali.

A parlare è Simohamed Kaabour, nato ventisei anni fa in
Marocco e arrivato a Genova grazie a un ricongiungimento familiare quando aveva
solo dieci anni. Ad attenderlo la madre, casalinga, il papà, cromatore, e i
suoi tre fratelli. Lui, Simohamed, seconda generazione, ha finito il proprio
percorso di studi a Genova nella Facoltà di Lingue con una laurea in Arabo e
Francese. «Ho sempre pensato che lo studio sia la carta vincente per
raggiungere obiettivi importanti nella vita. Ma ora mi accorgo che forse non è
servito a niente, che tutti gli anni di sacrifici fatti da me e dalla mia
famiglia, potrebbero essere stati inutili, perché senza la cittadinanza
italiana qui non sei nessuno». Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Genova:”Io, prof cacciato perché straniero”

Il lavoro uccide anche i migranti. Ma a volte chi si ribella vince

Storica vittoria dell’
Associazione Difesa Lavoratori contro il "sistema" delle cooperative
  a cura di Angela Morandi,
redazione Veneto Melting Pot

good news

Sono centinaia le cooperative che operano in
tutta Italia, soprattutto nella logistica e nei trasporti, con l’apporto di
manodopera straniera. Il caso del Veneto è emblematico: cinquantamila addetti,
il 90% migranti.
Le
cooperative utilizzano una figura giuridica particolare che è quella del socio-lavoratore e per aggiudicarsi il lavoro
partecipano a delle gare d’appalto al massimo ribasso.
Questa procedura comporta dei frequenti cambi di cooperativa assegnataria e in
caso di cambio d’appalto non esiste l’obbligo di riassumere i soci-lavoratori
della cooperativa uscente. Spesso il lavoro è a
“chiamata”
, il che significa che il lavoratore viene chiamato
telefonicamente o via sms un paio d’ore prima dell’inizio del turno di lavoro,
o per essere avvisato di rimanere a casa perché quel giorno non c’è lavoro a
sufficienza. Questo perché il lavoratore, quando firma l’adesione alla
cooperativa divenendone socio, è vincolato allo statuto e al regolamento della
stessa.

La condizione di lavoratore-socio, consente
alcune deroghe rispetto al “normale” assetto contrattuale e
concede alle cooperative
notevoli vantaggi.
Per esempio anche se si è firmatari di un contratto a tempo
indeterminato o full-time, la normativa relativa alle cooperative prevede e
consente
il pagamento delle sole ore di lavoro “effettivo” e che, in mancanza di lavoro,
si rimanga a casa senza retribuzione. Un’altra caratteristica del
socio-lavoratore è che
in caso di licenziamento non esiste la possibilità di
ottenere dall’INPS l’indennità di disoccupazione, mentre la malattia viene
pagata solamente a partire dal quarto giorno.
L’Associazione Difesa Lavoratori,
come sindacato di base, da diversi mesi è impegnata ad offrire assistenza
fiscale, oltre che a denunciare le innumerevoli problematiche e i molti abusi
subiti dai lavoratori in particolare migranti. Il 12 Dicembre l’ADL ha
conseguito una grande vittoria: il giudice ha chiesto
nell’ordinanza la riassunzione di tre lavoratrici licenziate dalla ditta Alloga
con l’applicazione del contratto della ditta e non della cooperativa, con il
pagamento di tutti gli arretrati a partire da novembre 2006 e dei compensi che
non
erano stati pagati a partire dalla data del licenziamento.

Questa è la prova di come sia possibile opporsi ad un sistema di
sfruttamento dei migranti che rende la loro condizione di lavoratori sempre più
precaria.
E’ di oggi la notizia della morte di due
ragazzi rumeni impiegati nell’edilizia nella periferia di Roma. Se dalle
statistiche Inail risulta che la maggior parte degli infortuni sul lavoro hanno
come vittime cittadini migranti, è evidente come questi lavoratori mantenuti in
uno stato di irregolarità dalle leggi sull’immigrazione, divengano la categoria
più ricattabile e pertanto, ancora più degli italiani, accettino condizioni di
lavoro rischiose e insostenibili.
Per parlare di tutto questo, abbiamo
intervistato Michela, una delle lavoratrice rumena impiegata dalla ditta
Alloga, ingiustamente licenziata per aver richiesto semplicemente migliori
condizioni di lavoro, e poi riassunta grazie alla sua caparbietà e
all’intervento di ADL. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Il lavoro uccide anche i migranti. Ma a volte chi si ribella vince

Svizzera, lo xenofobo Blocher escluso a sorpresa dal Governo

C. BlocherUdc senza Consiglieri
[Fonte Peacereporter]
articolo
correlato sul Blog:
Il
lato umano della Svizzera

Cristoph Blocher non entra nel Governo Svizzero. Il
leader xenofobo che incita alla cacciata degli immigrati non è riuscito infatti
a farsi eleggere dai parlamentari federali in Berna come settimo consigliere.
Al suo posto eletta una rappresentante grigionese del partito della destra
agraria. Evelina Widner Schlumpf inizialmente sembrava dovesse rifiutare per
far posto al suo presidente, autore del maggiore exploit elettorale nella
storia Udc lo scorso ottobre, con il 29 percento degli svizzeri che ha votato
per la sua formazione anti-immigrati. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Svizzera, lo xenofobo Blocher escluso a sorpresa dal Governo

L’immigrazione in Italia: un’indagine sulle politiche emergenziali

ufficio immigrazioneGrazie ad una segnalazione degli amici dell’ ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’ Immigrazione) Vi segnalo
un interessantissimo ed approfondito studio / ricerca di
Sara Bernard, dal titolo "L’immigrazione in Italia: un’indagine sulle
politiche emergenziali"
che potrete trovare sul sito >>> “Storicamente”. 
Di seguito, data la lunghezza del documento, allego la sola Introduzione.
Sul sito citato è presente una
Versione stampabile del documento. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su L’immigrazione in Italia: un’indagine sulle politiche emergenziali