Lo sostiene il governatore di Farah. Nel raid Nato con soldati
italiani, secondo la fonte, uccisi donne e bambini
di Enrico Piovesana, fonte:
Peacereporter
Il governatore della provincia occidentale di Farah,
Ghulam Mohaidun Balouch, ha dichiarato questa mattina all’agenzia France Press che “truppe Nato italiane” hanno preso
parte all’attacco avvenuto la scorsa notte nel distretto di Bakwa contro un
abitazione nella quale si trovavano alcuni talebani, tra cui un loro comandante
locale, il mullah Abdul Manan. Secondo il governatore, le vittime del raid, condotto con il supporto aereo
dell’aviazione alleata, sono otto talebani e almeno due civili: una donna e un
bambino, moglie e figlio di uno dei guerriglieri. Ma il governatore del
distretto di Bakwa, Khan Agha, sostiene che le vittime civili dell’attacco italiano
sono di più: “Nell’operazione – ha dichiarato – sono state uccise nove persone,
tra cui due donne e due bambini. Mullah Manan non è tra le vittime”. Secondo
Khialbaz Sherzai, comandante provinciale della polizia, “nel raid sono stati
uccisi sette civili, tutti membri di una stessa famiglia, tra cui una donna e
due bambini”.
Zona di operazione italiana. Nel distretto di Bakwa, nel
sud della provincia di Farah, operano le forze speciali italiane della Task
Force 45 impegnate nell’operazione Sarissa e, in situazioni di emergenza, i
bersaglieri italiani della Forza di Reazione Rapida, dotati di elicotteri da
combattimento Mangusta e carri armati Dardo. Già un anno fa, nel febbraio 2007, le forze italiane presero parte a
un’offensiva per la riconquista del distretto di Bakwa. Lo scorso novembre, sempre nella provincia di Farah, le truppe
italiane sono state impegnate per tre settimane nelle operazioni di guerra
contro i talebani che avevano conquistato i distretti di Bakwa e Gulistan.
Il comando italiano
smentisce. Il
comando italiano di Herat si è precipitato a smentire, con un comunicato, le
dichiarazioni del governatore della provincia di Farah. “In relazione alle
notizie riportate da un articolo di PeaceReporter dal titolo ‘Italiani all’attacco:
vittime civili’ e ripreso successivamente da alcune agenzie di stampa e
giornali on line, il Comando della Regione Occidentale a guida italiana precisa
che la notizia è falsa e priva di ogni fondamento. In particolare nessuna unità
delle forze armate italiane ha partecipato ad alcuna operazione svolta la
scorsa notte nel distretto di Bakwa.
Conferme e nuovi particolari. Successivamente, un altro lancio
d’agenzia della France Presse,
ripreso anche dal sito di Le Monde, riportava le dichiarazioni testuali
del governatore della provincia di Farah, Ghulam Mohaidun Balouch. “L’esercito
afgano e gli italiani della Forza internazionale d’assistenza alla sicurezza della
Nato hanno condotto un’operazione contro una presunta cellula di talebani,
riunita nell’abitazione di un comandante talebano di nome Namanat: dieci
persone sono state uccise, di cui otto talebani e la moglie e il figlio del
comandante”. Il lancio d’agenzia prosegue riportando un le dichiarazioni del governatore del
distretto di Bakwa, Khan Agha: “Il raid ha causato nove morti, tra cui due
donne e tre bambini. Solo uno dei nove morti era un talebano. Le vittime sono
state uccise da colpi d’arma da fuoco”. Quindi dalle truppe afgane e italiane,
non dalle bombe dell’aviazione Nato come pareva in un primo momento.Il comando
dell’Isaf, aggiunge il lancio dell’Afp, ha dichiarato che indagherà
sull’accaduto.