Finanziaria in divisa

vignetta di Mauro Biani
vignetta dal Blog di Mauro Biani

Ventun miliardi alla Difesa, Natale ricco per le aziende belliche
di Luca Galassi – fonte:
PeaceReporter

“le spese militari aumentano, a dispetto delle promesse del governo
Prodi. Che nel programma pre-elettorale si era impegnato, "nell’ambito
della cooperazione europea, a sostenere una politica che consenta la riduzione
delle spese per armamenti". Promesse da marinaio”

militari italianiLe spese militari rappresentano
una delle voci più onerose nel bilancio del nostro Paese. Grazie alla
Finanziaria, passata a fine estate al Senato per un pugno di voti e in attesa
della votazione alla Camera, sono previsti stanziamenti per 23 miliardi e 352
milioni di euro (21 miliardi nel bilancio preventivo della Difesa, 2.424
aggiunti dalla Finanziaria). L’aumento rispetto al 2007 (la misura allora
ammontava a 21 miliardi e 11 milioni) è dell’11,1 percento. Ma dove e a cosa
sono destinate esattamente le risorse?

Le minacce del Ventunesimo
secolo, evocate con forza sempre maggiore, dopo l’11 settembre, ad ogni vertice
annuale della Nato, si chiamano terrorismo e armi di distruzione di massa.
Entrambe hanno fatto della paura un elemento di strategia politica. E per
contrastare la paura si affinano e si consolidano i sistemi di difesa. Ovvero:
ci si arma. Secondo il Sipri (Istituto di studi per la pace di Stoccolma), nel
mondo le spese militari sono cresciute nel 2006 del 3,5 percento rispetto
all’anno precedente, superando i mille miliardi di dollari (quasi 680 milioni
di euro). Nella classifica dei Paesi produttori di armi, l’Italia è al settimo
posto, con 20 miliardi di euro. Il nostro Paese destina al settore difesa l’1,5
percento del proprio prodotto interno lordo.

parata militare dei lagunariRisorse sparse. Le spese
militari rappresentano una delle voci più onerose nel bilancio del nostro
Paese. Grazie alla Finanziaria, passata a fine estate al Senato per un pugno di
voti e in attesa della votazione alla Camera, sono previsti stanziamenti per 23
miliardi e 352 milioni di euro (21 miliardi nel bilancio preventivo della
Difesa, 2.424 aggiunti dalla Finanziaria). L’aumento rispetto al 2007 (la
misura allora ammontava a 21 miliardi e 11 milioni) è dell’11,1 percento. Le
previsioni di spesa per il comparto militare, invece di far capo solo al
ministero della Difesa, sono disseminate nelle più disparate allocazioni: oltre
alla Finanziaria e al bilancio della Difesa, come detto, i contributi spaziano
dal ministero per l’Economia a quello dello Sviluppo economico. Essendo sparse
in vari bilanci, le risorse rendono opaca la loro interpretazione. Vediamo di cominciare
a far luce sulla loro allocazione, andando a verificare, punto per punto, dove
e a cosa sono destinate le risorse stanziate nella Legge Finanziaria.

L’articolo 5, comma 12, stanzia un fondo di 107 milioni di euro
per il pagamento dell’accisa (imposta) sui prodotti energetici delle Forze
Armate.

All’articolo 21 del Disegno di Legge, il comma 1 cita: "Per
l’organizzazione del vertice G8 previsto per l’anno 2009 è stanziata la somma
di euro 30 milioni per l’anno 2008." Il vertice si terrà alla Maddalena,
in Sardegna, da dove il mese scorso sono partiti 1.500 soldati Usa, nell’ambito
della dismissione della base militare, che verrà definitivamente lasciata dalla
Marina statunitense nel febbraio 2008.

L’articolo 22 integra con 30 milioni di euro il taglio del 15
percento della scorsa Finanziaria per la ‘professionalizzazione’ delle Forze
Armate; stanzia inoltre 140 milioni di euro per ‘garantire la capacità
operativa’ delle stesse. Venti milioni di euro vanno poi all’arsenale della
Marina militare di Taranto e 40 per il funzionamento dell’Arma dei Carabinieri.

La MarinaNell’articolo 31 si propone l’allocazione di risorse per:
15 velivoli addestratori Aermacchi M346; 12 elicotteri Agusta Westland EH101;
sistema di comunicazioni Sicote per i Carabinieri in funzione anti-terrorismo;
progetto Soldato futuro; partecipazione, con la Francia, alla costruzione
del satellite di comunicazioni Sicral 2. Per l’attuazione di tale piano sono
autorizzati contributi quindicennali per un totale di 1 miliardo e 50 milioni di
euro.

All’articolo 31, comma 2, figurano, per la
partecipazione al programma del Caccia Eurofighter: 318 milioni di euro per il
2008, 468 per il 2009, 918 per il 2010, 1.100 per il 2011 e 1.100 per il 2012.
Aggiunti a quelli già previsti dalla Tabella F della Finanziaria (importi da
iscrivere in bilancio alle autorizzazioni di spesa delle leggi pluriennali), si
raggiungono, per 5 anni, 4.884 milioni di euro. Al comma 3, si dispone
l’erogazione di ulteriori fondi per il programma di sviluppo delle fregate
multiruolo Fremm, in cooperazione con la Francia. Il totale è di un miliardo e 50 milioni
in 15 anni. Sempre nella Tabella F della Finanziaria vi sono fondi aggiuntivi
per le fregate Fremm di circa 800 milioni di euro.

Nell’articolo 93, per esigenze legate alla tutela
dell’ordine pubblico, è previsto, per un piano di assunzioni, uno stanziamento
di 50 milioni di euro per il 2008, di 120 per il 2009 e di 140 per il 2010.
Risorse, queste, destinate all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato,
alla Guardia di Finanza, alla Polizia penitenziaria e al Corpo forestale.

L’articolo 95 destina 200 milioni di euro in più per 2008, 2009
e 2010 ciascuno per i rinnovi contrattuali e la ‘valorizzazione delle
specifiche funzioni svolte nella tutela dell’ordine pubblico e della difesa
nazionale. Destinatari il corpo di Polizia e le Forze Armate. Nella tabella del
ministero per l’Economia è inoltre iscritto oltre un miliardo di euro per il
finanziamento delle missioni italiane all’estero.

In conclusione, le spese
militari aumentano, a dispetto delle promesse del governo Prodi. Che nel
programma pre-elettorale si era impegnato, "nell’ambito della cooperazione
europea, a sostenere una politica che consenta la riduzione delle spese per
armamenti". Promesse da marinaio.

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