Clandestini in Usa? Amen

In Usa un movimento interreligioso
protegge gli immigrati dall’espulsione

Scritto da
Veronica Fernandes per Peacereporter
"Proteggeremo i
cittadini stranieri dagli ufficiali dell’immigrazione. Anche dando loro rifugio
nei luoghi di culto, anche opponendoci fisicamente alla loro deportazione,
anche a rischio di essere arrestati". É quanto scritto nello statuto del
New Sanctuary Movement, una lega interreligiosa nata a Los Angeles che si sta
rapidamente diffondendo nelle città Usa.

ProselitismoLa legge Usa
sull’immigrazione.

“Semplicemente, é una legge ingiusta – spiega Juan Carlos Ruiz, coordinatore
nazionale del New Sanctuary Movement – e vogliamo che I cittadini di questo
Paese se ne accorgano”. Secondo Ruiz, “il problema principale é la
retroattività della legge: puoi essere arrivato qui 20 anni fa, aver commesso
un reato, scontato la pena e adesso essere perfettamente integrato, ma non
conta. Ti possono prelevare e rimpariare, anche se hai una green card (il
permesso di residenza permanente)”. L’altra questione che il New Sanctuary
Movement vuole sollevare é quella dei figli di questi immigrati: “Nascono in questo
Paese, sono cittadini americani, e rischiano di trovarsi senza genitori, senza
nessuna assistenza da parte del governo federale”. Se cambiare la legge sembra
un miraggio, il New Sanctuary Movement ha una proposta concreta: supporta
l’emendamento presentato dal senatore Jose Serrano, conosciuto come Child
Citizen Protection Act. Chiedono che al giudice venga data la possibilità di
decidere il rimpatrio tenendo conto della vita e della condotta dell’imputato.
E, in caso si decida per l’espulsione, che ai figli di questi immigrati venga
offerto un supporto sia economico che psicologico.

Come funziona. Dopo la prima cellula di Los
Angeles, in Usa esistono 40 congregazioni in 24 città. L’unità base sono le
famiglie, che volontariamente aderiscono al New Sanctary Movement e possono
scegliere tra tre gradi di intensità. Ci sono nuclei che diffondono una cultura
sull’immigrazione e promuovono l’emendamento Serrano, altri che supportano i
clandestini accompagnandoli alle udienze o nella compilazione dei documenti. Ma
la vera forza del movimento sono le famiglie che “accettano di dare rifugio
alle vittime della legge Usa, anche a rischio di essere arrestate, ospitandoli
in proprietà del movimento e organizzazando sit in”. Spesso sono persone che
hanno già ricevuto lo stesso tipo di aiuto “e vogliono portare avanti questa
cultura di appartenenza e integrazione”, spiega Ruiz. “Siamo cristiani,
cattolici, sikh, musulmani, ebrei”, non abbiamo vincoli. Ogni città, poi, ha un
coordinatore che distribuisce le risorse: “supporto spirituale, morale e
ovviamente legale. In più, ci impegnamo a provvedere economicamente ai figli
delle persone che sono costrette a lasciare il Paese”, insiste Ruiz.

Riverside church, manhattan, nyNew York. Il New Sanctuary Movement é arrivato
a New York nel maggio scorso e oggi conta 25 comunità religiose, ognuna con
almeno tre famiglie che hanno firmato lo statuto. Sono latinos, cinesi,
haitiani (fortemente penalizzati dalla legge del pié seco, pié mojado che
permette a tutti i cubani che arrivano in Usa di soggiornare legalmente),. Una
delle prime famiglia ad aderire é stata una coppia di cinesi sui 30 anni, con
due figli nati a New York: sono arrivati 10 anni fa, gli hanno negato il
diritto di asilo e rischiamo di essere deportati. “Sono molti I cinesi nelle
nostre condizioni – spiega il marito – vogliamo che sappiano che c’é la
possibilità di essere aiutati”. A Brooklyn, invece, il fulcro della comunità
sono due haitiani: é lui che rischia il rimpatrio, entrato in Usa nel 1986, ha avuto problemi di
droga, ora risolti. “Il numero delle famiglie cresce ‘ spiega Ruiz – la voce si
diffonde”, insieme ai dati sulle espulsioni: l’amministrazione Bush, nel 2006, ha espulso 221.664
persone, 37.000 in
più rispetto al 2005.

Questa voce è stata pubblicata in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti. Contrassegna il permalink.