Incisa svastica su 17enne

Violenza neonazista
in Germania: svastica incisa sull’anca di una ragazza

A Mittweida, nell’est, la giovane era intervenuta in
difesa di una bambina extracomunitaria maltrattata dagli estremisti. Uno dei quattro responsabili dell’aggressione è stato
individuato e arrestato
di Andrea Tarquini – fonte: Repubblica.it

Neonazi in GermaniaLa ragazza di 17 anni voleva difendere una bimba
extracomunitaria di sei anni molestata da un gruppo di giovani neonazisti, gli
estremisti di destra hanno aggredito l’adolescente, e con un bisturi le hanno
inciso una svastica sull’anca. E’ accaduto a Mittweida, cittadina di 16mila
abitanti in Sassonia, Germania orientale. E’ successo all’inizio di novembre,
ma solo ora il crimine è stato reso noto. Polizia e servizi segreti interni tedeschi
sono impegnati nella caccia ai giovani criminali, e ne hanno già individuato
uno: membro di un’organizzazione neonazista clandestina fuorilegge dal 2004 ma
tuttora attiva. Ancora una volta, un crimine neonazista ha per teatro la Germania orientale. Cioè
l’ex "Ddr" (la dittatura comunista che difese la sua esistenza con il
Muro di Berlino per bloccare le fughe verso la libertà). Nell’est tedesco, tre
generazioni hanno vissuto sotto dittature: prima Hitler dal 1933 al 1945, poi
dal dopoguerra al 1989 lo stalinismo più bieco durato appunto fino all’89, alla
caduta del Muro e al crollo dell’Impero sovietico innescato dalla rivoluzione
democratica polacca. Nell’est tedesco, i neonazisti trovano spesso terreno
molto più fertile che non all’ovest – democratico dal 1945 e impregnato di
cultura democratica – per la loro propaganda di odio.

I nomi di vittime e colpevoli sono tenuti segreti, in
omaggio alle severe leggi tedesche in difesa della privacy. E nel caso di
Mittweida probabilmente gli inquirenti hanno mantenuto il massimo riserbo in
modo da non compromettere le indagini. Ora i fatti sono emersi e sono
raccontati dai mezzi di informazione. Davanti a un supermercato, la giovane 17enne
ha notato che un gruppo di quattro neonazisti – giubbotti con insegne nazi,
teste rasate, stivali anfibi – molestava, minacciava e insultava una bimba
extracomunitaria di appena sei anni. E non ci ha pensato un momento: è
intervenuta per difendere la bambina.

I neonazi hanno subito reagito prendendo la 17enne come
bersaglio. L’hanno pestata, uno di loro ha estratto dalla tasca un bisturi e
incurante delle urla di dolore di lei le ha tatuato una croce uncinata, una
svastica nazista, sull’anca. Poi ha cercato di inciderle sul corpo anche
l’insegna delle SS, i famigerati corpi speciali sterminatori del Terzo Reich,
gli esecutori materiali della Shoah e della repressione nell’Europa occupata.
Ma a quel punto la ragazza si è divincolata ed è riuscita a fuggire.

La polizia e il Bundesamt fuer Verfassungsschutz (Ufficio
federale per la difesa della Costituzione, cioè il Sisde tedesco) sono ora
mobilitati per individuare e catturare i criminali. Uno è già caduto in
trappola. In una perquisizione nella casa in cui vive con i genitori gli agenti
speciali hanno trovato materiale nazista, e prove della sua appartenenza a
Sturm 34, un’organizzazione clandestina dell’ultradestra.

Con identikit e appelli alla popolazione i poliziotti
cercano ora i suoi complici. Impresa non facile: secondo gli inquirenti e i
media l’aggressione alla 17enne è stata vista da persone affacciatesi ai
balconi, le quali però si sono ben guardate dal denunciarla. Omertà, simpatie e
tolleranza verso l’intolleranza assoluta dei neonazisti sono un male diffuso
nell’animo collettivo della Germania orientale. In Sassonia, appunto lo Stato
della federazione teatro dell’evento, il partito neonazista Npd alle ultime
elezioni regionali ha conquistato il 9 per cento dei consensi. A ogni seduta del
Parlamento sàssone provoca e boicotta i lavori con slogan contro gli Alleati
per la loro vittoria militare contro Hitler, contro Israele o contro gli
stranieri residenti in Germania. Tra militanti e fiancheggiatori della Npd
neonazista ci sono anche nostalgici della dittatura stalinista, la Ddr. Rimpiangono,
gli uni e gli altri, regimi che avevano chiuso la società nella sicurezza da
gabbia dorata di una prigione, e dimenticano o fingono di dimenticare i milioni
e milioni di vittime del terrore. Di cui, pure, i bambini apprendono a scuola
in Germania fin dalle elementari.

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