No ai baby-detenuti CPT

No alla detenzione
dei bambini immigrati

[ fonte: carta.org ]

migranti«I bambini e i loro familiari non dovrebbero essere
trattenuti in stato di detenzione per immigrazione». Lo ha detto, nella
giornata dedicata all’infanzia in tutto il mondo, Anna Gallagher, coordinatrice
dell’ Idc, la Coalizione
internazionale sulla detenzione di rifugiati, richiedenti asilo e migranti.
L’Idc raccoglie oltre cento gruppi non governativi e singoli soggetti che, in
più di cinquanta paesi di tutto il mondo, forniscono servizi legali e sociali
per rifugiati, migranti e richiedenti asilo.
La Coalizione ha pubblicato un documento in cui chiede che sia posto
fine al ricorso alla detenzione per immigrazione dei bambini, fatto che produce
«depressione, disturbi comportamentali, incubi notturni e persino
compromissione dello sviluppo cognitivo». Nel documento si afferma che questa
pratica contravviene alla Convenzione delle Onu sui diritti dell’infanzia del
1989. L’Idc ha preso in esame 23 paesi [tra cui Germania, Spagna, Regno Unito,
Sudafrica, Australia, Usa e Messico]: soltanto tre hanno dichiarato che il loro
governo non contempla la detenzione di bambini in centri chiusi per immigrati.
Le situazioni peggiori sono state riscontrate in Usa, Regno Unito e Malaysia.
Nel documento viene fatto presente che i pochi casi in cui si è riusciti a
impedire la detenzione per immigrazione dei bambini si devono all’intervento
del potere giudiziario o di esponenti della società civile.

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