Tratta Schiavi: in Italia oltre 11.200 vittime in 6 anni

Tratta di esseri
umani: in Italia migliaia gli adulti e i minori coinvolti non solo nello
sfruttamento sessuale ma anche in attività illegali, mendicità, lavoro coatto
   Fonte: Save the children

Save the ChildrenLa tratta in Italia. Come si legge nella ricerca su La
tratta di persone in Italia. Evoluzioni del fenomeno e ambiti di
sfruttamento  realizzata nell’ambito del
progetto Equal-Osservatorio Tratta
coordinato dall’Associazione On the Road,
i dati ufficiali  parlano di 11.226  le vittime di tratta fra il 2000 e il 2006,
di cui 619 minori, mentre risultano 8.056  
fra il 2005 e il 2006 le persone denunciate specificatamente per i reati
connessi alla tratta di esseri umani. Tuttavia tali numeri sono  ampiamente sottostimati e non rendono conto
di un fenomeno molto più vasto e articolato.
Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Tratta Schiavi: in Italia oltre 11.200 vittime in 6 anni

La verità annegata

Un ex agente della Cia rivela:
negli interrogatori il waterboarding era una pratica approvata dai vertici

di Alessandro
Ursic – fonte: PeaceReporter

Una protesta contro il waterboarding organizzata da alcuni attivisti pacifistiGli Stati Uniti non torturano, ha detto il presidente
George W. Bush alcuni mesi fa. Ma un’obiezione sentita spesso è stata: dipende
da cosa si intende per tortura. Ora John Kiriakou, un ex agente della Cia, ha
fatto luce sulla pratica del waterboarding, ossia il portare l’interrogato
sull’orlo dell’annegamento con l’obiettivo di farlo parlare. La pratica non è
mai stata ufficialmente ammessa dagli Usa. Ma Kiriakou ha avuto a che fare con
un presunto terrorista nelle carceri segrete della Cia, e gli effetti del
waterboarding li ha visti. Di più: durante il suo addestramento, quel
trattamento l’ha dovuto subire lui in prima persona. Le sue rivelazioni sono
giunte proprio nei giorni in cui Michael Hayden, l’attuale capo della Cia,
rispondeva davanti a due commissioni del Congresso sulla distruzione dei video
dell’intelligence relativi agli interrogatori condotti nel 2005. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su La verità annegata

No Dal Molin: un grande corteo e 4 giorni di eventi

NO DAL MOLINSi avvicina il giorno della grande Manifestazione Europea di Vicenza contro la costruzione della nuova  base militare USA, manifestazione che si annuncia partecipatissima,
malgrado il grave silenzio dei principali media sull’ evento. Ma oltre al
corteo vero e proprio di Sabato 15
dicembre
, sono moltissime le iniziative di incontri, dibattiti ed eventi
culturali che faranno da corollario alla giusta protesta del popolo vicentino, delle tante organizzazioni italiane ed estere di tutte le singole/i che hanno
aderito. Vi invito a visitare il sito No
Dal Molin
per prendere visione di tutti gli eventi in programma, a partire
da oggi e per ogni altro tipo di informazione e documentazione.

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su No Dal Molin: un grande corteo e 4 giorni di eventi

Comunità Sant’Egidio. Sgomberi campi rom aumentano insicurezza

comunità di sant' Egido“Non serve sgomberare i campi rom per avere piu’
sicurezza, anzi c’e’ il rischio che tali azioni ottengano l’effetto contrario”.
Lo afferma la Comunita
di Sant’Egidio
per la quale “gli sgomberi dei campi rom e dei romeni hanno
aumentato l’insicurezza”. “Pensiamo allo sbandamento che deriva da ogni
sgombero, di persone che vagano da una parte all’altra della citta’ che non
conoscono e dove danno l’impressione di costituire un nuova ondata di arrivi”,
ha spiegato il portavoce Mario Marazziti, ricordando che solo restando nei
campi attrezzati “i bambini potranno andare a scuola, e gli adulti orientarsi
tra i servizi”. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Comunità Sant’Egidio. Sgomberi campi rom aumentano insicurezza

Spese militari. Oggi Zanotelli e Strada alla camera

gino strada e alex zanotelli«Dove sono finiti gli impegni di pace della maggioranza e
in particolare di quella parte che partecipa alle iniziative del movimento
contro la guerra? Nella Finanziaria 2007 le spese militari sono aumentate del
13 per cento, in quella del 2008 si vorrebbero incrementare di un ulteriore 11
per cento». E’ quanto si legge in una nota che annuncia la convocazione di una
conferenza stampa per domani alla Camera (alle 13 in sala stampa), alla
quale prenderanno parte l’ex missionario comboniano Alex Zanotelli e il
fondatore di
Emergency Gino Strada. Oggetto dell’incontro, la presentazione
dell’appello contro le spese militari lanciato da Zanotelli, che ha raccolto,
si precisa nella nota, le firme di «centinaia di cittadine e cittadini».
Presenzierà anche Olol Jackson, del Presidio permanente No Dal Molin di Vicenza.

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Spese militari. Oggi Zanotelli e Strada alla camera

Fortress Europe – Pubblicato il rapporto di novembre

Fortress Europe è una rassegna stampa che dal 1988 ad oggi
fa memoria delle vittime della frontiera: 11.40
0 morti di cui 4.068 dispersi. Sono
soprattutto naufragi, ma anche incidenti stradali di tir carichi di uomini
nascosti insieme alle merci. È il caldo nel Sahara o le nevi dei valichi montuosi,
sono le mine dei campi di Evros, in Grecia, sono gli spari della polizia
marocchina, dell’esercito turco o le torture delle carceri in Libia e Algeria.
Per chi viaggia da sud, in un modo o nell´altro, di frontiera non è difficile
morire…

tratto da Fortress
Europe
del 12 dicembre 2007

barca di migrantiNovembre nero alle frontiere. 127 morti in un mese, quasi
tutti sulle rotte per le Canarie, dove hanno perso la vita 119 migranti: 61 in un naufragio in
Mauritania, 36 in
Marocco e 20 in
Gambia. Due corpi recuperati sulle coste algerine, mentre a Siracusa sono stati
rinvenuti i resti di altre quattro vittime del naufragio di Vendicari. In
Grecia e a Cipro ad uccidere è la polizia che spara sui migranti. Intanto alla
conferenza euro-africana di Lisbona passa il modello spagnolo: pattugliamenti
congiunti, esternalizzazione dei campi di detenzione e rimpatri. E l’Italia,
che ha reinsediato per la prima volta 40 rifugiate eritree, vola in Libia in
cerca di un accordo in vista della prossima stagione degli sbarchi. E
dall’inizio dell’anno l’immigrazione verso l’Europa ha già fatto almeno 1.470
vittime. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Fortress Europe – Pubblicato il rapporto di novembre

«Aprobada!», e il popolo indigeno esulta per la sua costituzione

Sull’altipiano andino
i delegati hanno dato vita a un progetto che ridà loro dignità e speranza

di Diletta Varlese – Oruro (Bolivia)

Costituzione popoli andiniOruro, altipiano andino, 230 km dalla capitale La Paz.
Vento secco e
freddo, l’altitudine dei 4.200
metri si fa sentire battendo forte sulle tempie.
Nell’Università tecnica della città sono stati convocati i rappresentati
dell’ assemblea costituente: all’appello hanno risposto in 165 poco più del
quorum necessario per rendere valida la plenaria. Caricati su tre autobus, la mattina, e trasferiti di gran
carriera nella roccaforte del Mas, il partito di Evo Morales. Oruro non è stata
scelta a caso: qui gli indigeni aymara la fan da padrone, ed è certo che non ci
saranno oppositori del governo che avranno voglia di protestare, come è
successo a Sucre due settimane fa (4 morti e 100 feriti). «Pensavamo di riunirci nel Chapare durante la settimana –
la zona del tropico di Cochabamba, territorio dei cocaleros di Morales -, ma
l’approvazione della costituzione non può aspettare», ha annunciato in
mattinata la presidenza dell’Assemblea. Tempo massimo della plenaria 16 ore, e
i 408 articoli della nuova costituzione devono essere approvati «sì o sì», come
si usa dire in modo perentorio da queste parti. Fuori dall’Università gli uomini e donne aymara e
quachuwa, bandiere della Bolivia e wipala, la bandiera a scacchi multicolore
che rappresenta il quollasuyo, la nazione indigena delle Ande. Centinaia i cartelli inneggiano alla nuova costituzione,
alla mano dura contro i separatisti delle regioni d’oriente, contro i ricchi
terratenientes e, ovviamente, in favore del presidente indigeno, Evo Morales,
quello che «ha fatto il miracolo». Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su «Aprobada!», e il popolo indigeno esulta per la sua costituzione

E l’Africa si ribella agli accordi capestro Ue

Summit Lisbona No di
Senegal e Sudafrica agli Epa
Il vertice
afroeuropeo si chiude con un piano di azione per rafforzare i legami tra i due
continenti. Ma il caso Mugabe e la creazione di un’area di libero commercio
dividono i leader

di Stefano Liberti – Inviato a Lisbona de Il Manifesto 11.12.07

AfricaI responsabili dell’Unione europea (Ue) e dell’Unione
africana (Ua) lo hanno ripetuto fino alla nausea. Il summit di Lisbona apre «un
nuovo spirito» e segna un «mutamento radicale nei rapporti tra i due
continenti». Lo ha segnalato, nella conferenza stampa finale, il primo ministro
portoghese e presidente di turno dell’Ue José Socrates. Lo ha ribadito il capo
di stato del Ghana e presidente di turno dell’Ua John Kufuor, tessendo le lodi
del nuovo «Lisbon mood». Si è così deciso di adottare un piano di azione su tre
anni per rafforzare i legami tra i due continenti e di convocare un nuovo
summit nel 2010 in
Libia. Ma alcune ombre sembrano incupire i sorrisi e le
dichiarazioni solenni rilasciate in chiusura di questo vertice, che ha riunito
per due giorni nella capitale portoghese circa 70 capi di stato e di governo
europei e africani. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su E l’Africa si ribella agli accordi capestro Ue

La fortezza Europa fa 140 morti

Strage
dell’immigrazione sulle coste africane: 90 vittime. Altre 50 nel mare Egeo, tra
Turchia e Grecia. Ma i naufragi si moltiplicano anche nei paesi africani

di Cinzia Gubbini, Il Manifesto 11.12.07

barcone di migrantiEnnesimo week-end di terrore nel tentativo di arrivare in
Europa: 90 morti sulla rotta spagnola e 50 su quella greca. Tutte le persone in
viaggio verso la Spagna
provenivano dall’Africa, mentre solo una parte dei migranti diretti sulle coste
greche (e probabilmente successivamente italiane) provenivano dal continente
africano. Comunque sia, il fine settimana di morte è sembrato un compendio più
che eloquente allo «spirito di Lisbona». Africani affogati nel tentativo di raggiungere
le coste europee mentre nella capitale portoghese l’Ue continuava a offrire la
vecchia ricetta del libero mercato ai paesi africani, molti dei quali non ne
vogliono sentire neanche parlare. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su La fortezza Europa fa 140 morti

Torino, gli operai soli, feriti a morte – intervista a Marco Revelli

Marco Revelli racconta
la deriva di una città che ha perso l’identità e l’anima, incapace di vivere persino il lutto con chi muore lavorando il ferro con il fuoco. Una lettura
impietosa
di Loris
Campetti
Marco RevelliGli operai torinesi, soli, «senza rappresentanza e senza
rappresentazione». Marco Revelli è sconvolto da quel che succede nel mondo
separato di una multinazionale tedesca, ma è sconvolto anche dalla risposta
solo operaia alla tragedia delle ferriere, in una città come Torino che aveva
una storia e una memoria di solidarietà trasversale, e oggi l’ha perduta. Pensa
al lavoro operaio, Revelli, un obbligo e una maledizione. Cancellato,
invisibile. In una «Torino gelida da ogni punto di vista».

Hai scritto molto sul Novecento e sull’uscita da
questo secolo segnato dall’homo faber. Hai anche ipotizzato un ritorno
all’Ottocento, alle radici del movimento operaio, alle società di mutuo
soccorso. La strage alla ThyssenKrupp ci dice che siamo tornati nell’Ottocento,
al ferro e al fuoco. Certo non è a questo Ottocento che pensavi.

Questo è l’Ottocento dei padroni delle ferriere. Non c’è
la solidarietà, se non quella di un pezzo di società operaia. Il corteo di oggi
(ieri per chi legge, ndr) segna la fine di Torino operaia e democratica. Nel
corteo c’era una parte sola, c’era il lutto di una sua sola parte. La
composizione del corteo era impressionante, una massa scura di facce operaie.
Tanti, forse trentamila, e soli, non più la città intera. C’erano gli operai di
Torino a piangere i propri morti. Le altre tante Torino non c’erano, ognuna a
ricorrere i suoi guai. Continua a leggere

Pubblicato in razzismo /cpt / migranti /società / movimenti / pace / diritti | Commenti disabilitati su Torino, gli operai soli, feriti a morte – intervista a Marco Revelli