Quattro frasi xenofobe di cui bisogna trovare gli autori.

Un "quiz a sorpresa" per
aiutare la memoria.
Sembrano attuali ma sono vecchie di Giovanni
M. Bellu, rubrica “Gli Altri Noi” di Repubblica.it

Quiz1)
"Dove una volta bastava un italiano ora ci vogliono cinque extracomunitari
che però non fanno il lavoro di un italiano"

2) "In Italia
gli extracomunitari hanno completamente stravolto una realtà sociale
preesistente con danni etnici incalcolabili".

3) "E’ palese che
la maggior parte degli extracomunitari che raggiungono l’Italia
trovano parenti che li hanno preceduti nella colonizzazione, formano un clan e
si realizzano nell’unica professione in cui eccellono: la criminalità".


4) "Un’altra
macroscopica contraddizione degli extracomunitari sta nella miriade di
bambini messi incautamente al mondo senza la concreta disponibilità di
inserirli dignitosamente nel tessuto sociale".
Questo è un quiz, anzi un "quiz a sorpresa". Chi
vuole partecipare deve leggere le quattro frasi e interrogarsi su chi può
averle pronunciate. Consapevole del fatto che la soluzione non è facile,
l’autore della rubrica ha pensato di fornire ai concorrenti-lettori qualche
spunto di riflessione.

La frase numero 1 è quella di più difficile attribuzione.
Infatti l’equazione extracomunitario-fannullone, benché evocata dal celebre
"Bingo Bongo" di Bossi, è scarsamente diffusa anche negli ambienti
xenofobi. Chissà, forse viene da un luogo di lavoro. Un campo di pomodori nella
Piana del Sele? La frase 2 può essere stata pronunciata solo a proposito di
un’area dove la presenza di extracomunitari è massiccia. Una provincia come
Prato, per esempio, dove la percentuale dei lavoratori stranieri sfiora il
venti per cento. La frase 3 presenta una difficoltà opposta alla 1: benché più
volte smentita dal ministero dell’Interno, l’equazione immigrati-criminali è
molto in voga (Borghezio, Gentilini, etc.). Quanto, infine, alla frase 4,
quella sulla miriade di bambini, un piccolo aiuto: nonostante l’apparenza, non
l’ha pronunciata il sindaco di Milano Mary Poppins Moratti.

Invitiamo i concorrenti a fare una pausa. Prima di andare a vedere la
soluzione, ragionino ancora sui possibili autori delle quattro frasi. Nel
farlo, tengano presente che gli spunti di riflessione che abbiamo appena
fornito non contengono le risposte esatte ma vogliono solo suggerire uno dei
possibili metodi per ragionarci sopra. Magari in compagnia, con gli amici.
Questo quiz, infatti, è stato studiato in modo tale da poter essere utilizzato
come gioco di società.

Soluzione. I concorrenti sono invitati a far
caso che, in ciascuna delle frasi, ci sono delle parole scritte in neretto:
"extracomunitari", "Italia" e "italiano".
Sostituiscano la parola "extracomunitari" con "meridionali",
la parola "Italia" con "Nord" e la parola
"italiano" con "settentrionale".

A titolo di esempio, facciamo noi l’operazione su una delle frasi, la numero 3,
che risulterà così modificata: "E’ palese che la maggior parte dei meridionali
che raggiungono il Nord trovano parenti che li hanno preceduti nella
colonizzazione, formano un clan e si realizzano nell’unica professione in cui
eccellono: la criminalità".

Ed ecco la soluzione. Le quattro frasi, così come risulteranno dopo le
sostituzioni suggerite, risalgono a una ventina di anni fa. Sono tutte apparse
su "Lombardia Autonomista" il primo organo della Lega Nord
(sono
riportate nel libro "Dentro la
Lega" realizzato da Luciano Costantini per l’Eurispes
nel 1994, Edizioni Koinè). Per semplificare il quiz abbiamo uniformato i
termini utilizzati alle categorie fondamentali di "meridionale" e
"settentrionale". In alcune frasi la contrapposizione xenofoba era
ancora più specifica (lombardi-calabresi, per esempio). Erano infatti tempi in cui "l’orda migratoria" era appena cominciata.
E noi – siciliani e calabresi, sardi e campani – eravamo i ‘terùn’. Come ci
chiamava Umberto Bossi prima di scoprire che era più facile, e meno rischioso,
prendersela con Bingo Bongo.

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