Amnesty International campagna Olimpiadi Pechino 2008

amnesty international pechino 2008Amnesty International
avvia campagna mondiale per chiedere alla Cina l’adozione e l’attuazione di riforme
significative nel campo dei diritti umani, in occasione delle Olimpiadi di
Pechino 2008
.

Il principale obiettivo della campagna di Amnesty
International è che la Cina
onori l’impegno assunto di fronte al Comitato olimpico internazionale (Cio).
Nell’aprile 2001, Kiu Jingmin, vicepresidente del Comitato promotore di Pechino
2008, affermò: “Assegnando a Pechino i Giochi, aiuterete lo sviluppo dei
diritti umani”.
A otto mesi dall’inizio delle Olimpiadi e nonostante alcune
riforme in tema di pena di morte e di maggiore libertà di stampa per i media
internazionali, questo impegno appare lontano dall’essere rispettato.

In vista delle Olimpiadi, presentiamo al governo cinese
quattro richieste fondamentali: adottare provvedimenti che riducano
significativamente l’applicazione della pena
di morte
, come primo passo verso la sua completa abolizione;
applicare tutte le forme di detenzione
in accordo con le norme e gli standard internazionali sui diritti umani e
introdurre misure che tutelino il diritto a un processo equo e prevengano la
tortura; garantire piena libertà d’azione ai difensori
dei diritti umani
, ponendo fine a minacce, intimidazioni, arresti e
condanne nei loro confronti; porre fine alla censura,
soprattutto nei confronti degli utenti di Internet.

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Scarica la scheda "Le
raccomandazioni di Amnesty International" 

Il rapporto di Amnesty: "Pechino 2008. Olimpiadi e diritti
umani in Cina"

Per maggiori informazioni: pechino2008@amnesty.it
 

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