La vergogna arriva all’alba

Rom cacciati da l’ex Snia di Pavia
All’alba di questa mattina è stata sgomberata l’area della
Snia dove vivevano 150 rom rumeni.

foto di Tano d'AmicoLo sgombero avvenuto all’alba di oggi era annunciato, ma
non è stata proposta nessuna soluzione allo squallore delle baracche. Eppure
molti di loro lavorano presso aziende e cooperative pavesi. 50 bambini
assolveranno a Pavia l’obbligo scolastico; per altri 20 è stata consegnata la
domanda di iscrizione agli asili comunali. Molti Rom della Snia sono muratori,
carpentieri, saldatori; altri si offrono come manovali.

di Elisabetta Ferri, progetto MeltingPot
[giovedì 30 agosto 2007] Foto di Tano d’Amico

Per i Rom, qualsiasi sia la loro nazionalità, non sembra esservi pace. Rumeni, comunitari. Ma ancora nessun diritto. Erano rumeni i bimbi morti nel rogo di Livorno. Sono rumene queste famiglie alle quali, puntializza il
Sindaco, è stato spiegato che l’area sarebbe stata sgomberata e che la città
non avrebbe creato un campo rom, quindi dovevano andarsene da Pavia. E allora dove devono andare?

Nella ospitale Bologna che li ha sgomberati dal Reno?
Nella ospitale Roma dove sono stati cacciati in 15 mila, come vanta il sindaco
Veltroni alla corse per l’elezione a sovrano del Partito Democratico e
potenziale regnante di un paese che bada più alla sicurezza che alla legalità?

Dove controllo del territorio vuol dire demolire baracche
e chi costruisce case senza pagare il pizzo deve cedere alla criminalità
organizzata?

Nella ospitale Firenze?

L’elenco delle ospitali città italiane potrebbe
continuare.

Lo sgombero avvenuto all’alba di oggi era annunciato, ma
non è stata proposta nessuna soluzione allo squallore delle baracche. Eppure
molti di loro lavorano presso aziende e cooperative pavesi. 50 bambini
assolveranno a Pavia l’obbligo scolastico; per altri 20 è stata consegnata la
domanda di iscrizione agli asili comunali. Molti Rom della Snia sono muratori,
carpentieri, saldatori; altri si offrono come manovali.

Dopo lo sgombero e la distruzione delle baracche è
iniziata la protesta, annunciata.
Una manifestazione ha attraversato le vie cittadine fino
alla sede del Comune.
Lungo la strada hanno distribuito un volantino con
le «Raccomandazioni» del Commissario Ue per i diritti umani Alvaro Gil-Robles,
con cartelli che portavano scritte come: «No al razzismo», «Siamo cristiani
anche noi», «Vogliamo solo esistere», «Chiediamo un lavoro umile», «Sciopero
della fame». Gli adulti hanno annunciato 24 ore di sciopero della fame. Domani
digiuneranno solo gli uomini. Per 4 di loro lo “sciopero” proseguirà ad
oltranza.

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