Dopo gli attacchi razzisti, i
socialdemocratici vogliono la messa al bando dell'Npd. di Luca Galassi. Fonte
PeaceReporter
Estrema destra alla sbarra. Dopo i feroci attacchi dei giorni
scorsi contro immigrati di colore, in Germania si è riacceso con prepotenza il
dibattito politico sulla messa al bando del partito neo-nazista Npd. Le
aggressioni verificatesi in diverse città tedesche ai danni di un senegalese,
un iracheno, un egiziano e sette indiani, questi ultimi picchiati con violenza
a Mugeln da una cinquantina di neo-nazisti, hanno suscitato nuova indignazione nell'opinione
pubblica tedesca. Al punto che il partito socialdemocratico (Spd), membro della
Grosse Koalition di Angela Merkel, ha promesso per bocca del suo presidente,
Kurt Beck, una nuova iniziativa legale per mettere fuorilegge la formazione
dell'ultra-destra, responsabile, nei giorni scorsi, di aver incitato all'odio
razziale con le dichiarazioni grottesche e provocatorie del suo presidente, Udo
Voigt. Questi ha proposto il gerarca nazista Rudolf Hess, 'delfino' di Hitler,
come candidato al premio Nobel per la pace.
Chi fa la spia… Nonostante il Cancelliere Angela
Merkel abbia bollato le aggressioni xenofobe come 'deplorevoli e vergognose' e
il commissario Ue alla Giustizia Franco Frattini definito l'estremismo di
destra un "cancro da estirpare", la coalizione di governo tedesca
fatica a trovare un accordo per attivare di nuovo l'iter per la messa al bando
dell'Npd. Sono passati solo quattro anni, infatti, da quando governo e
parlamento presentarono una proposta congiunta che vietasse tutte le attività
del partito neo-nazista. Un'iniziativa bloccata dalla Corte costituzionale
tedesca dopo che si scoprì che le denunce di razzismo o di antisemitismo erano
inammissibili, poiché raccolte da alcuni membri del partito che lavoravano come
infiltrati dei servizi segreti tedeschi. Saltò fuori che ben 30 dei 200
dirigenti nazionali dell'Npd facevano il doppio gioco. Il fiasco
politico-giudiziario non fece altro che aumentare la popolarità e la pubblicità
del partito di Udo Voigt.
Il
nazismo? Aveva i suoi "lati positivi". Fondato nel 1964 ad Hannover, l'Npd conta due
rappresentanti al Bundesrat, il parlamento federale, eletti nei Länder di
Sassonia e Meclemburgo-Pomerania Occidentale. La formazione neo-nazista conobbe
il suo momento di massima espansione negli anni '60, quando riuscì a far
eleggere rappresentanti in 7 degli 11 Länder. Nel 1968, nel Baden-Wuerttemberg,
ottenne il 9.8 percento dei voti. L'Npd (acronimo di Partito
nazionaldemocratico tedesco) ha come obiettivo la realizzazione della
Volksgemeinschaft, ovvero una comunità popolare senza classi, stretta attorno
ai valori del nazionalsocialismo. Il serbatoio elettorale del partito proviene
dalla ex Ddr e capta il suo consenso tra i giovani tedeschi delusi dal processo
di riunificazione. Un sondaggio condotto dall'istituto Forsa su giovani dell'ex
Germania Est tra i 14 e i 25 anni ha rivelato che almeno la metà di loro
riconosce che il nazionalsocialismo "aveva i suoi lati positivi".