Decreto Flussi 2007 – Il disastro del “click day”

Click Day...tutto da rifare!Ritardi, messaggi di errore e
arbitrarietà nell’ accoglimento delle oltre 340mila domande: il Ministero deve
dare spiegazioni. 540 mila domande scaricate, oltre 340 mila quelle inviate
dopo le otto del 15 dicembre, che sancivano l’apertura della corsa contro il
tempo, questi gli ultimi dati resi noti attraverso i notiziari televisivi dal
Viminale.
Il "click
day" rivela la vera essenza del meccanismo dei flussi, un vero e proprio
sorteggio senza alcun criterio
.Sono centinaia le segnalazioni che
continuano ad arrivarte al nostro sito, gli utenti denunciano la notrasparenza
del nuovosistema. Ma non c’è nulla di buono dietro a queste cifre. Ogni numero,
ogni domanda scaricata e poi inviata è un sogno ed insieme una speranza per un
permesso di soggiorno finora irraggiungibile. E non tanto per quanti si trovano
in paesi lontani e vogliano raggiungere il nostro paese, questo avviene
comunque anche nelle forme più tragiche dei viaggi della speranza, ma
soprattutto, è bene ricordarlo, per quanti già si trovano qui, in condizioni
irregolari, e nel decreto flussi avevano riposto il loro sogno di uscire dalla
“clandestinità”.
Tutto da rifare questa la realtà
[tratto da Meltingpot]

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Flussi 2007 di Melting Pot
]
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segnalazioni
]

Il Prefetto Morcone – capo dipartimento Immigrazione del
Viminale – ha dichiarato: "La nostra struttura informatica e i nostri
servizi online al momento non rilevano alcuna sofferenza, e stanno lavorando al
di sotto della loro potenzialità. Gli utenti in queste ore alle prese con
l’invio delle domande in attesa dell’ok dal sistema – ha ricordato ancora
Morcone – pensino che questo tempo, solo l’anno scorso, avrebbero dovuto
passarlo in fila all’ufficio postale, in condizioni molto meno agevoli che non
a casa propria".
Tutto regolare insomma secondo il Ministero che
attende anche i ringraziamenti per le code scampate davanti agli uffici
postali. Dichiarazioni che impallidiscono davanti al caos di questa giornata.
Ci saremmo forse dovuti attendere il collasso dei server del Viminale? Le
denuncie arrivano da tutti i patronati e dalle principali associazioi nazionali
firmatarie del protocollo con il Ministero, Arci compresa.

Alle 15.00
ancora la situazione degli invii vedeva moltissimi utenti in attesa: un vero
disastro.

Ma quello che più di tutti tuona come dato allarmante, è
relativo alle differenze nella velocità di invio. da due computer posizionati
nello stesso tavolo infatti era possibile verificare come le domande venissero
recepite con velocità di gran lunga diverse.

Molti gli utenti che segnalano messaggi di errore, quasi
tutti esprimono indignazaione per la gestione della procedura. Intanto dalle
televisioni il Viminale continua a dichiarare…"tutto bene". Sarà
necessario verificare nelle prossime ore se le domande per le quali è stato
riscontrato un messaggio di errore assolutamente ingiustificato risulteranno o
meno accolte, se così non fosse si annunciano già azioni legali contro il
Viminale.

L’Associazione Difesa Lavoratori di Padova, Verona e
Treviso è lapidaria: "i numeri impressionanti delle domande inviate,
insieme alle segnalazini ed alle denuncie che arrivano da tutta Italia,
confermano ciò che avevamo prospettato come unica vera soluzione: una sanatoria
immediata per i migranti e l’accoglimento di tutte le domande inviate"

L’Arci sottolinea i tempi assolutamente ingiustificati e diversificati
dell’invio, e chiede la convocazione immediata di un tavolo tecnico al
Ministero, mentre dalla Cisl e da moltissimi utenti si denuncia come nuovamnete
ci siano problemi relativi alla lettura dei dati dei cittadini dello Sri Lanka,
cosa che si era già verificata con la precedente procedura postale.

540 mila domande scaricate, oltre 340 mila quelle inviate
dopo le otto del 15 dicembre
, che sancivano l’apertura della corsa contro il tempo,
questi gli ultimi dati resi noti attraverso i notiziari televisivi dal
Viminale.
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articolo relativo alle domande scaricate
]

La sottosegretario Lucidi ed il prefetto Morcone sfornano
i numeri relativi alle richieste ed alle domande inviate come fossero dati
auditel o le vendite di un disco di successo. Ma non c’è nulla di buono dietro
a queste cifre. Ogni numero, ogni domanda scaricata e poi inviata è un sogno ed
insieme una speranza per un permesso di soggiorno finora irraggiungibile. E non
tanto per quanti si trovano in paesi lontani e vogliano raggiungere il nostro
paese, questo avviene comunque anche nelle forme più tragiche dei viaggi della
speranza, ma soprattutto, è bene ricordarlo, per quanti già si trovano qui, in
condizioni irregolari, e nel decreto flussi avevano riposto il loro sogno di
uscire dalla “clandestinità”. Tutto da rifare questa la realtà

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