Ricevo e pubblico volentieri l’ invito a partecipare a questo evento
SI ROM! Feste,
concerti e incontri (senza stereotipi) con la cultura Rom
Appuntamento per giovedì
15 novembre a Mestre, Parco San Giuliano, alle ore 22.00 per il
concerto-festa conclusivo della manifestazione con l’esbizione della Gipsy Band KAL da Belgrado e Dj/Vj, fino a notte
inoltrata.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Venezia in
collaborazione con L’OSI (Open Society Institute) di Budapest in occasione del
primo Padiglione Rom di arte contemporanea alla Biennale di Venezia dal titolo Paradise
Lost, al fine di contribuire alla conoscenza di questo popolo e della loro
cultura al di fuori di visioni preconcette e pregiudizi che, mai come in questi
giorni, hanno dato i loro deprecabili frutti.
Ed è proprio in relazione a questi fatti che si può
apprezzare l’iniziativa SI’ ROM! nata in risposta allo stereotipo e al luogo
comune che tende ad identificare questo popolo “nomade e libero” con categorie
spesso negative e svalorizzanti, malgrado secoli di coabitazione in tutti i
Paesi europei. Intento ancora più urgente oggi, e in esplicita controtendenza
rispetto ad un’onda montante di segno opposto, sulle facili benzine della
cronaca. Si ROM! rappresenta un’importante iniziativa di valorizzazione delle
espressioni artistiche di questo popolo nei suoi aspetti più contemporanei e
innovativi.
La rassegna, che rientra tra le iniziative collaterali del
Padiglione Rom, ha ospitato a partire dallo scorso settembre a Mestre un
interessante programma di incontri, concerti e seminari e si
concluderà con la performance dei KAL,
una esplosiva rock band con influenze di blues balcanico e sonorità
elettroniche.
“Kal” è la parola Rom per "nero". La band
è stata fondata dai fratelli Ristic,
Dushan e Dragan, con l’obiettivo di contrastare i pregiudizi e
i clichés nei confronti del loro popolo, mescolando musica tradizionale
balcanica Gypsy con le musiche contemporanee.
I Ristics sono
cresciuti nella Serbia centrale, incoraggiati dai genitori a
mantenere vivo l’orgoglio per la loro eredità culturale a suo tempo sostenuta
da Tito e dal suo sforzo di includere maggormente i Rom nella società
yugoslava, i Kal continuano in questo compito: ogni estate dirigono la scuola
estiva di Amala (www.amala.com), aperta due settimane l’anno nel loro villaggio
natale a Valjevo dove arrivano studenti da tutto il mondo per imparare la
lingua la musica e la storia Rom.
Dragan ci tiene a sottolinearlo: "I nostri avi da parte di padre hanno sempre fatto
musica, per secoli hanno girato il mondo suonando per matrimoni, funerali,
battesimi, così noi sentiamo che stiamo continuando questa tradizione. Ma non
stiamo vivendo nel passato. Ammiro Manu Chao, come mixa insieme le cose e si
diverte col suono. Sono una persona “urbana”, appartenente al mondo moderno,
che va ai rave, così mixare il tradizionale e il moderno è il miglior modo di
presentare la nostra cultura".
Kal vuole dar esempio ai giovani musicisti Rom dei
Balcani che
si può essere moderni e tradizionali allo tempo stesso: "Molti giovani
Rom stanno facendo cazzate pop perchè la società dei Balcani, specialmente
quella serba, ha permesso, dopo il collasso del comunismo, al più basso commune
denominatore di dominare. Molti musicisti compromettono la loro musica perchè
non possono immaginare che qualcuno voglia ascoltare altro che turbo
spazzatura. Spero di essere d’ esempio ai giovani musicisti Rom di un uso del
suono che può essere realizzato restando fedele alla cultura e alla musica
Rom", dice ancora Dragan.
Segnaliamo inoltre venerdì 16 novembre presso il
Padiglione Rom, alle ore 12.00 al piano nobile di Palazzo Pisani a Venezia la
cerimonia di chiusura dell’esposizione d’arte contemporana che sarà visitabile
tuttavia ancora fino al 21 novembre. Alla cerimonia prendranno parte
l’Assessora alla Produzione Culturale Luana Zanella e due esperti ed attivisti
Rom.
www.romapavilion.org http://www.culturaspettacolovenezia.it