Decreto flussi, avanti nel caos

computer in tilt decreto flussiVi ricordiamo che sul sito Meltingpot troverete Tutto sul Decreto Flussi
2007
.
I commenti dell’ Avv. Marco Paggi,
le date, i moduli, il software, i consigli utili, in continuo aggiornamento.
Dalle 00.00 del 1° dicembre è
possibile accedere al nuovo sistema.

Qui
[
»leggi l’articolo] potete trovare tutte le informazioni utili per accedere
alla nuova procedura telematica, le date di invio, i software scaricabili, le
indicazioni per compilare i moduli e alcuni consigli utili.


Decreto flussi, avanti nel caos  Fonte: Carta.org
«Si va avanti a singhiozzo. Il sistema telematico messo a punto dal
ministero dell’interno in occasione del decreto flussi per richiedere il nulla
osta al lavoro presenta varie falle»
. E’ quanto sostiene Raffaele
Minelli, presidente dell’Inca Cgil. «In alcune regioni gli operatori dei
patronati – spiega Minelli–sono costretti a lavorare le pratiche manualmente a
causa del ritardo con cui vengono consegnate le necessarie pass word per
accedere al programma telematico e per poter scaricare i moduli da compilare.
In Sicilia, ancora oggi si lavora così; in parte anche in Puglia. A Salerno le
pass word richieste sono state attivate soltanto ieri sera. Stessa cosa si
registra in Calabria, precisamente a Castrovillari e Cosenza, nonché a
Cagliari, in Sardegna, dove si concentra il maggior numero di richieste della
regione. Anche in altre realtà, come Abruzzo e Molise, le pass word attive non
sono tutte quelle richieste.”

«Ma non basta – sottolinea
Minelli–. Oltre alle pass word non ancora attive, c’è anche il problema del
sistema telematico del ministero dell’interno che collassa ripetutamente. E’
successo in Lombardia, dove nella giornata di ieri il programma informatico ha
subito una interruzione che è durata praticamente per l’intera giornata. E’
ripreso a funzionare alle 16 per poi interrompersi di nuovo alle 18».

Secondo Minelli, «le sedi dei
patronati lavorano in emergenza, mentre le richieste di nulla osta al lavoro
continuano ad aumentare. Sono per lo più datori di lavoro-famiglia che si
rivolgono ai patronati per regolarizzare la propria collaboratrice domestica,
ma non mancano richieste che devono indurre le nostre istituzioni a riflettere
sugli effetti perversi che scaturiscono dalla legge sull’immigrazione
Bossi-Fini».  

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