Migranti contro il Protocollo
con le Poste per i rinnovi dei permessi di soggiorno. Il primo dicembre
Giornata Nazionale di Mobilitazione
fonte: meltingpot
Che il sistema di rinnovare i permessi di soggiorno
attraverso le Poste sarebbe stata una complicazione i migranti l’avevano capito
già nel dicembre del 2006, quando divenne operativo il Protocollo tra Poste
Italiane e Ministero dell’Interno. L’introduzione di costi altissimi a carico
del migrante, la compilazione di kit incomprensibili, la mancanza di
informazioni precise avevano suscitato il malcontento dei cittadini stranieri
rispetto alla nuova procedura, ma ad un anno di distanza i disagi sono divenuti
insostenibili e l’intero sistema è arrivato al collasso. I tempi di attesa per
il rinnovo di un permesso di soggiorno sono di circa un anno, con il paradosso
che quando finalmente il documento è rilasciato, la sua scadenza è ormai
prossima. in più, nonostante le circolari del Ministro Amato, la ricevuta della
richiesta di rinnovo ha una validità pressoché nulla, specialmente nei casi in
cui si deve o si vuole viaggiare. La giornata di mobilitazione nazionale del
primo dicembre è stata indetta proprio per chiedere l’abolizione del Protocollo
con le Poste perché il suo fallimento è evidente a tutti, persino agli stessi
Ministri. [a seguire nell’ articolo, gli appuntamenti nelle città e
l’ Appello per la mobilitazione]In molte città italiane si svolgeranno manifestazioni ed
iniziative di protesta contro la procedura dei rilasci e dei rinnovi dei
permessi di soggiorno, insistendo sulla necessità di trasferire le competenze
in materia di permesso di soggiorno dalle Questure ai Comuni e di introdurre
procedimenti veloci, trasparenti e senza costi per i migranti.
Iniziative
nelle città:
Bologna Ore 10,
Poste Centrali in Piazza Minghetti
Rimini Ore 11.30,
Poste Centrali in C.so D’Augusto
Reggio Emilia Ore 10
Piazzale Marconi
Padova Ore 13.30,
Poste Centrali di Corso del Popolo
Brescia Ore 11.30
Poste Centrali in p.zza Vittoria
Milano Ore 11 Ufficio
delle Poste di piazza Cordusio
Per segnalare l’iniziativa nella tua città
invia
una mail a redazione@meltingpot.org
Questo L’ appello lanciato dall’ Assemblea nazionale
delle reti migranti e antirazziste:
1 dicembre
2007
Giornata
nazionale di mobilitazione contro il protocollo con le Poste
Comunicato
dell’Assemblea nazionale delle reti migranti e antirazziste
Basta con la rapina
delle Poste per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno.
Per la regolarizzazione
permanente dei/delle migranti
L’assemblea nazionale delle reti migranti e antirazziste
riunita a Brescia domenica 11 novembre a quasi due anni dalla sottoscrizione
dell’accordo tra Ministero dell’Interno e Poste Italiane per il rilascio e il
rinnovo dei permessi di soggiorno indice una giornata di mobilitazione per
sabato 1 dicembre in tutte le città- con presidi, iniziative davanti alle Poste
e a quegli enti e istituzioni che gestiscono le pratiche – per cancellare quel
Protocollo.
Un protocollo stipulato tra il governo
Berlusconi e le Poste che l’attuale governo non mostra alcuna volontà di
abrogare.
Un protocollo che rapina i/le migranti
perché estorce loro, familiari compresi, più di 70 euro per il rinnovo di ogni
permesso di soggiorno, che viene consegnato anche un anno dopo. E siccome i
rinnovi dei permessi di soggiorno sono collegati ai contratti di lavoro, spesso
precari, molti/e migranti devono sostenere i costi del rinnovo anche più volte
in brevi periodi. Ancora una volta procedure diverse per chi viene
considerato cittadino di seconda categoria, basti pensare che per la carta di
identità si pagano pochi euro e viene consegnata in giornata.
E’ ora di dire basta a questa ingiustizia.
Vogliamo che i
permessi di soggiorno si possano rinnovare a costi bassi, con pratiche
semplici, trasparenti e in tempi certi.
Inoltre il nuovo
decreto flussi varato dal governo contribuirà a mantenere in condizioni di
"clandestinità e irregolarità" centinaia di migliaia di migranti.
Annunciare la disponibilità di posti di lavoro in Italia,
suddivisi per quote e nazionalità, per chi si trova nel proprio paese d’origine
significa riprodurre ancora una volta quell’atteggiamento ipocrita che fa finta
di non vedere che i/le migranti che presenteranno domanda sono già presenti sul
territorio italiano, lavorano e sono sfruttati senza avere diritti.
Non vogliamo protocolli, decreti o leggi che favoriscono
la "clandestinità e l’irregolarità" dei/delle migranti. Non vogliamo che si continui a concepire
i/le migranti solo ed esclusivamente come forza-lavoro flessibile, ricattabile
e senza diritti e dignità. E’ necessaria una regolarizzazione permanente
dei/delle migranti presenti sul territorio in modo da farli uscire dalla
condizione infernale della "clandestinità".
Facciamo appello a
tutte le realtà migranti e antirazziste a costituire in ogni città comitati e
coordinamenti che in modo unitario organizzino e favoriscano la partecipazione
alla giornata di mobilitazione del 1° dicembre per cancellare il Protocollo con
le Poste.
delle reti migranti e antirazziste