Francia – Test del dna per i ricongiungimenti familiari
fonte: Meltingpot
Francia – Il senato esamina il progetto di legge
sull’immigrazione (targato Brice Hortefeux, votato il 20 settembre
dall’Assemblea nazionale) e l’articolo che prevede di imporre dei test dna agli
stranieri che richedono il ricongiungimento familiare.
Le associazioni che difendono gli stranieri si sono
fortemente opposte a questo progetto di legge mentre alla vigilia della
discussione in Senato molte le voci che si sono alzate contro l’articolo sul
dna. L’associaizone Cimade si è detta "scioccata" per
"questa intrusione nella vita privata e nell’intimità delle
famiglie". Lo stesso organizzazioni come Amnesty International e Médecins
du Monde.
In cinque anni il governo francese ha discusso quattro
Leggi, molteplici decreti, circolari e decisioni amministrative che restringono
a poco a poco i già deboli diritti degli stranieri del paese. In nome di una
immigrazione definita "scelta" – per la quale l’essere umano si
limita ad essere scelta produttiva – una persona viene divisa dalla propria
famiglia che ha sempre maggiori difficoltà a ricongiungersi con chi sta in
Francia a causa delle nuove barriere legali e amministrative. Perseguitata nel
suo paese d’origine l’accesso all’asilo gli viene reso ogni giorno più
difficile. Test di Dna o no il governo flirta con razzismo e xenofobia e alla
fine sono i diritti fondamentali di tutte e tutti ad essere minati.
Presentate come delle misure che dovrebebro favorire
l’integrazione degli stranieri in Francia, i dispositivi adottati
dall’Assemblea nazionale provocheranno al contrario l’esclusione e la
disintegrazione delle famiglie.
Test del dna ma non solo. Anche il tempo previsto per il
ricorso sul diritto d’asilo, votato dall’Assemblea Nazionale, renderà di fatto
impossibile agli stranieri fare ricorso in caso di rifiuto. La riduzione di
questo spazio di tempo a soli quindici giorni infatti alla commissione dei
rifugiati e a 24 ore in caso di rifiuto di accesso in Francia rendono quasi
impossibile l’esercizio del diritto d’asilo, nonostante sia riconosciuto come
diritto fondamentale.
Un altro emendamento, passato quasi in secondo piano,
suscita ugualmente inquietudine da parte delle associaizoni e dei cittadini
perchè "esclude i sans-papiers (e i senza fissa dimora) della possibilità
di accedere ad un alloggio d’emergenza".
Come l’asilo anche l’immigrazione familiare è una
immigrazione che il governo francese considera inutile, vedi nociva perchè non
è "scelta", di quelle che il presidente Sarkozy ha definito
"subite".